I giudici? Sono belve feroci assetate di sangue di politici”. Sono le parole di Lucio Barani, senatore di Gal, ospite di “Un giorno da pecora”, su Radio Due. L’ex esponente del Nuovo Psi e del Pdl spiega il suo provocatorio emendamento sul decreto legge relativo alla responsabilità civile dei magistrati: “Se un giudice sbaglia, deve chiedere scusa, almeno questo. Mica lo dico io, ma 20 milioni di italiani quando nell’87 hanno votato il referendum sulla responsabilità civile dei giudici. Io sono il loro portavoce. I giudici non vengono mai cacciati, almeno chiedessero scusa”. I conduttori, Lauro e Sabelli Fioretti, leggono il testo del singolare emendamento partorito dal parlamentare: “Se un magistrato sbaglia, dovrà essere sottoposto a una visita psico-attitudinale da parte di un collegio medico composto da professori ordinari di psichiatria, neurologia e medicina interna che ne valuti l`idoneità ad esercitare la professione. In caso di esito positivo della visita, entro 30 giorni, il magistrato è tenuto a chiedere pubbliche scuse al danneggiato nella piazza principale della città”. Barani commenta: “Io mi immagino in piazza le pubbliche scuse dei magistrati in ginocchio. La mia è una proposta seria. E’ anche una provocazione perché il presidente Renzi ha annunciato che anche i giudici devono essere responsabili, ma, dopo che hanno mandato l’avviso di garanzia al padre, ha fatto marcia indietro”. Il senatore di Gal, poi, chiama il deputato Pd Matteo Orfini, ospite in studio, “Corsini” (senatore Pd). E alla puntualizzazione dei conduttori, replica: “Vabbè, è uguale” di Gisella Ruccia

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