“Rispetto le posizioni del pacifismo radicale ma l’invio delle armi ai curdi è nel rispetto dell’articolo 11 della Costituzione. Sono armamenti che diamo per proteggersi”. Così Roberta Pinotti, ministro della Difesa, replica alle parole di Cecilia Strada, presidente di Emergency, che aveva criticato l’invio di fucili alla resistenza curda e proposto piuttosto l’instaurazione di un “corridoio umanitario”. In merito alle operazioni della coalizione internazionale contro l’Isis, il ministro assicura che “non parteciperemo a raid aerei, ma diamo una disponibilità per un aereo da rifornimento“. Poi l’appoggio alla scelta di Stefano Bonacciniindagato nell’inchiesta “spese pazze” – che non rinuncerà alla corsa alle primarie in vista del voto regionale in Emilia Romagna: “Penso che abbia tutti i motivi per continuare a correre”. Infine sulle recenti questioni che hanno coinvolto la Sardegna, a causa degli spazi concessi alle esercitazioni militari, la Pinotti ammette che rispetto ad altre regioni “c’è un peso che deve essere rivisto”  di Max Brod

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