“La maggioranza si impegnerà a fare presto per far approvare la legge sul voto di scambio“. Neanche il tempo per Matteo Renzi di assicurare compattezza e determinazione ad arrivare a capo della lunga vicende sul voto di scambio il prima possibile, che intanto a Montecitorio il Partito democratico proponeva di far slittare il voto alla settimana prossima. E così il presidente del Consiglio aggiusta il tiro: “Stiamo lavorando a una formulazione migliore del testo”. Ma la giustificazione dell’ulteriore ritardo, sarebbe quella di una “strategia”, fanno sapere i democratici, per evitare l’ostruzionismo di Forza Italia e arrivare ad un risultato più efficace. Anche se i deputati, e premier compreso, erano in prima fila da giorni ad invocare un’approvazione entro il weekend per far sì che si potessero applicare le nuove regole anche alle prossime elezioni Europee di maggio. A complicare l’iter del disegno di legge, già più volte ostacolato, sono però i 1000 emendamenti presentati da Forza Italia che si dice pronta a dare battaglia per evitare che entri in vigore il testo. Ma non sono soli. A fianco dei deputati FI, c’è anche il Nuovo centrodestra di Alfano che sulla questione non esita a far saltare il banco della maggioranza. Contrari al rinvio della discussione, anche Movimento 5 stelle, Sinistra ecologia e libertà e Fratelli d’Italia. Il problema riguarda essenzialmente una parte del testo: ovvero là dove si dice che “è punibile il politico che accetta voti da un mafioso in cambio di denaro o altre utilità”, centrodestra – oltre a Forza Italia anche Ncd e Gal – insieme a Scelta civica vorrebbero che la punibilità fosse solo per chi “accetta consapevolmente” i voti dal mafioso.

La richiesta di rinvio dell’approvazione è stata avanzata da Ettore Rosato (Pd) con l’intento di depotenziare l’ostruzionismo di FI sul provvedimento, che avrebbe avuto buon gioco in questa fase: essendo il provvedimento iscritto per la prima volta nel calendario dell’Aula i tempi non sarebbero stati contingentati, il che avrebbe consentito ai deputati Forza Italia di intervenire a raffica. Se il provvedimento viene iscritto nel calendario di aprile, trattandosi di secondo calendario i tempi sarebbero contingentati. “Noi vogliamo l’approvazione di questo testo al più presto – ha spiegato Rosato – ma l’arcaico regolamento di questa Camera non ce lo consente. Per questo, a malincuore abbiamo chiesto il rinvio dell’esame del ddl. Forza Italia ha 61 iscritti a parlare ed ha presentato mille emendamenti”.

Il tentativo di Forza Italia”, ha commentato il deputato e relatore del ddl Davide Mattiello, “di impedire l’approvazione della norma entro l’inizio della campagna elettorale che porterà al rinnovo del Parlamento europeo, ma anche di molti Comuni, è fallito. Per altro la Commissione Affari Costituzionali della Camera, presieduta proprio dall’on. Sisto, aveva approvato la scorsa settimana un parere favorevole senza alcuna eccezione sul 416 ter. La discussione sui 1000 emendamenti proposti da Forza Italia è comunque rinviato ad Aprile: bisogna fare in fretta”.

Festeggia invece Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia: “Il rinvio alla prossima settimana dell’esame sulla proposta di legge sul voto di scambio rappresenta una prima significativa vittoria per Fi. Noi, da sempre in prima linea con determinazione nella lotta alla mafia, ci siamo detti sin dal primo momento contrari ad una norma che il Senato ha grossolanamente peggiorato, chiedendo il rinvio in Commissione per apportare le necessarie revisioni, e annunciando per questo battaglia parlamentare, fino all’ostruzionismo”.

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