L’8 e il 9 febbraio a Bologna si tiene Bici Senza Frontiere, una sfida giocosa tra squadre di ciclisti urbani provenienti da diverse città italiane per festeggiare i due anni della campagna #salvaiciclisti, nata con l’obiettivo di rendere l’Italia ciclabile.

Era l’8 febbraio 2012 quando Paolo Pinzuti e altri 37 blogger fan delle due ruote lanciarono contemporaneamente sui loro siti il manifesto della campagna, che riprendeva gli otto punti – commentandoli e integrandoli – del manifesto Save our Cyclist apparso sul Times. Il 28 aprile i ciclisti si autoconvocarano a Roma e in 50mila sottoposero le loro istanze all’attenzione della politica e dell’opinione pubblica. Da allora la sensibilità collettiva nei confronti del mezzo a pedali è certamente aumentata ed è cresciuta la capillarità e l’estensione del movimento. I gruppi aderenti a #salvaciclisti sono ormai 40 in tutta Italia, da Varese a Catania. Per festeggiare i risultati ottenuti è stata scelta Piazza Maggiore a Bologna, città dove negli ultimi quattro anni l’utilizzo della bici è incrementata del 10%. La due giorni bolognese, patrocinata dal Comune, prenderà il via sabato intorno alle 12 con un flash mob danzante lanciato online con video tutorial (sotto).

Chi partecipa si misurerà in diverse prove e verranno simulati gli scenari che quotidianamente un ciclista deve affrontare. Nella categoria Bike to Work vincerà chi riuscirà per primo ad arrivare in ufficio. In Bike to School salirà sul gradino più alto del podio la squadra che riuscirà a far arrivare a scuola il più alto numero di alunni in tempo per la campanella. Si testeranno anche le conoscenze teoriche: il premio Bike Progress se lo aggiudicherà la città che, dopo essersi prenotata con una sprint race, dimostrerà di essere la più ferrata sulla mobilità ciclistica, a fronte anche di risultati tangibili ottenuti dal confronto con l’amministrazione del rispettivo comune. La giornata si chiuderà con Bike to Sky, “un messaggio ben visibile all’intera cittadinanza sull’importanza della mobilità sostenibile”.

Domenica, poi, si terrà l’assemblea nazionale, in cui verrà discusso e diffuso il nuovo manifesto della mobilità. Se infatti i portavoce di #salvaciclisti si ritengono soddisfatti della proposta di revisione del Codice della strada dell’Anci a favore della mobilità slow, sono al contrario in disaccordo con le posizioni espresse dal ministero dei Trasporti. “I suoi dirigenti – spiega Simona Larghetti, membro di #salvaciclisti e Presidente della Consulta comunale della bicicletta – non hanno recepito lo spirito della proposta dell’Anci. Al contrario, l’hanno stravolta facendole perdere senso. Alla base della nostra revisione c’è il concetto di strada come luogo pubblico, accessibile a tutti. Questo concetto va verso la semplificazione del codice della strada così da renderne più intellegibile il regolamento, mentre il ministero sembra volerlo complicare ulteriormente aumentando così l’impossibilità di rispettarlo”. Le iscrizioni per partecipare ai giochi a squadre restano aperte fino al 31 gennaio.

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