Tredici fra le maggiori banche britanniche, fra cui BarclaysLloydsHsbc e Royal Bank of Scotland, sono state condannate a pagare una multa di 1,3 miliardi di sterline per aver fatto sottoscrivere in maniera poco trasparente ai loro clienti delle polizze assicurative sulle carte di credito. Lo ha deciso la Financial Conduct Authority inglese (Fca). A novembre le autorità avevano appurato che il gruppo assicurativo Cpp, che forniva le polizze, aveva esagerato i rischi nascondendo ai clienti che erano già coperti dalle banche fino a 100.000 sterline.

L’ingente risarcimento è la conclusione dell’ennesimo scandalo che coinvolge le banche inglesi, sul cui capo pendono ormai multe complessive da oltre 10 miliardi di sterline per vendita scorretta di prodotti finanziari. L’ultimo riguarda appunto la stipulazione di polizze sulle carte di credito. Nel Regno Unito costano circa 30 sterline l’anno e quelle sui furti d’identità salgono fino a 80 pounds. Secondo la Fca, ai clienti venivano fornite informazioni fuorvianti e poco chiare al momento dell’acquisto ed essi finivano così per comprare assicurazioni di cui non avevano bisogno perché già coperti dalle stesse banche, mentre il rischio dei furti di identità veniva ingigantito.

Il giro d’affari ha coinvolto sette milioni di clienti per oltre 23 milioni di polizze inutili vendute. Tutti, presto, riceveranno una lettera da Cpp con maggiori informazioni su come essere rimborsati. Verranno rimborsati gli acquisti effettuati a partire dal 2005, con una maggiorazione dell’8% di interesse rispetto alla cifra sborsata all’epoca. I pagamenti, però, non cominceranno prima della primavera del 2014. Le banche sono state sanzionate insieme alla compagnia assicurativa per aver spinto i clienti ad acquistare i prodotti della Cpp e pertanto condividono la responsabilità della truffa. 

L’elenco completo degli istituti coinvolti coinvolte comprende Bank of Scotland, Barclays, Canada Square Operations, Capital One, Clydesdale Bank, Home Retail Group Insurance Services, Hsbc, Mbna, Morgan Stanley, Nationwide, Santander, Rbs and Tesco Personal Finance. L’authority inglese non ha comunque svelato l’importo delle ammende comminate alle singole banche. Secondo alcune indiscrezioni, oltre la metà dell’importo, circa 650 milioni di sterline, spetterebbe alle sole Barclays, Hsbc, Rbs and Lloyds. In particolare, Barclays sarebbe la più colpita, con una multa da 286 milioni di pounds, dal momento che è la banca con il maggior numero di carte di credito in circolazione sul mercato del Regno Unito. Tutte, insieme a Cpp, finanzieranno anche un nuovo programma pubblicitario per promuovere informazioni tra i clienti e sviluppare il loro livello di consapevolezza al momento dell’acquisto. 

Il provvedimento – che rientra nel di giro di vite che il Regno Unito sta portando avanti dopo anni di vendite finanziarie scorrette – non dovrebbe però avere un impatto significativo sulle casse delle banche, come confermato dagli amministratori della stessa Lloyds

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