Sono partiti questa mattina all’alba da Fabriano, nelle Marche, a bordo di 350 auto i mille lavoratori dei due stabilimenti della Indesit per protestare contro i 1.425 esuberi previsti dall’azienda. La manifestazione, organizzata dai sindacati, si è snodata per 3 km procedendo a velocità limitata per poi raggiungere Ancona. “Chiediamo il ritiro del piano industriale presentato da Indesit – hanno detto – altrimenti di qui a questo passo non si produrranno più elettrodomestici nel nostro Paese”. Ma la protesta non finisce qui. Sarà una settimana caldissima per i dipendenti del gruppo che da giorni sono in assemblea permanente e stanno attuando scioperi a “gatto selvaggio. ” Venerdì 12 luglio, a Fabriano, tutti i dipendenti del gruppo manifesteranno per le vie della cittadina, fin sotto la sede della Indesit, che per quel giorno ha messo in cassa integrazione tutti gli impiegati. Alla manifestazione hanno aderito anche i commercianti della cittadina che, per il giorno dello sciopero, chiuderanno i punti vendita in solidarietà con i lavoratori esprimendo così la loro preoccupazione per le inevitabili ricadute che il piano Indesit avrà sull’economia del territorio fabrianese  di Alessandro Madron

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