Dopo la denuncia del furto di migliaia di libri antichi, questa notte i carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio artistico hanno sequestrato la storica biblioteca partenopea dei Girolamini su disposizione della Procura di Napoli. Il decreto è stato emesso in via d’urgenza ”al fine – si legge in un comunicato a firma del procuratore aggiunto Giovanni Melillo e del procuratore facente funzioni Alessandro Pennasilico – di preservare l’integrità del materiale letterario di enorme valore custodito nella struttura”. Così, se Don Sandro Marsano, conservatore del complesso religioso, preferisce non commentare la vicenda – “sono un po’ turbato in questo momento, non saprei cosa rispondere”-, un altro prete che lavora nel complesso attacca: “Stanno buttando polvere perché da qualche tempo abbiamo cominciato a ritrovare in aste pubbliche i volumi rubati quarant’anni fa e temono che possano venir fuori i nomi di chi ha rubato quei libri”. Intanto, il ministro Ornaghi annuncia l’autosospensione del direttore della Biblioteca indagato per peculato, Massimo De Caro, mentre il deputato Idv Francesco Barbato promette di adoperarsi da subito per “far luce sull’inquietante vicenda dei Girolamini, spezzando relazioni e complicità che hanno consentito l’attività dei ladri di libri” di Andrea Postiglione

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