Contro la corruzione, il malaffare, le tangenti e il malcostume della politica romana c’è un solo rimedio: il superpadano. Il nostro supereroe vigila senza sosta e senza paura su ogni scambio sospetto. Rassicura i padani e li tiene lontani dal crimine. Che può continuare indisturbato, a fare i suoi affari poco più in là.
Misfatto
Il Nord se ne va. In galera
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- 16:31 - 'Di che sangue sei?', al via progetto Sobi per promuovere inclusione
Roma, 8 mag. (Adnkronos Salute) - “Di che sangue sei? Tutti i modi di dire sangue”. Questo il fil rouge che lega gli 8 podcast interpretati da comici stand upper nel più ampio progetto “Blood Inclusivity” voluto da Sobi per sottolineare il concetto di inclusione nell’ambito delle malattie ematologiche, anche rare, ponendo il paziente al centro di questo universo. Perché ogni tipo di sangue, a prescindere dalle caratteristiche, ha diritto di godere della stessa qualità di vita.
Il progetto - che è una vera e propria campagna di informazione ed è una brand property di Sobi - ha ricevuto il patrocinio delle associazioni dei pazienti La lampada di Aladino Ets, l’Associazione italiana Porpora Immune Trombocitopenica (Aupit), la Federazione delle Associazioni emofilici, FedEmo e Uniamo, Federazione italiana malattie rare e sarà articolato in due fasi: la prima, con la pubblicazione del nuovo sito dedicato https://www.bloodinclusivity.it/ e la realizzazione di 8 podcast. Da oggi, con cadenza settimanale, racconteranno il quotidiano di 8 diversi standupper, ognuno con la propria esperienza e la propria unicità. Ma soprattutto con un rapporto di interazione diretta con il pubblico che in questo modo diventa protagonista della storia. L’obiettivo è alleggerire e, in alcuni casi, sdrammatizzare il vissuto legato al sangue che ognuno di noi porta con sè, spesso con un’accezione negativa o dolorosa, riportando questo elemento al suo reale senso di componente vitale.
La seconda parte del progetto vedrà, invece, le storie animarsi in performance allestite in alcuni teatri del nostro Paese: si potrà assistere a divertenti monologhi e a un talk show con esperti scientifici, rappresentanti delle associazioni pazienti, istituzioni locali, con focus sui bisogni, sulle aspettative e su quanto si è fatto e c’è ancora da fare per una piena ”Blood Inclusivity”.
“Questo è il nostro progetto Blood Inclusivity che abbiamo voluto realizzare per promuovere e diffondere una filosofia inclusiva attraverso un tema fortemente simbolico e universale comeil sangue – spiega Annalisa Adani, Vice President e General Manager Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro - Sobi offre un accesso sostenibile a terapie con meccanismi d’azione innovativi per migliorare la vita di chi affronta patologie complesse e ha ancora grandi bisogni insoddisfatti. Siamo, infatti, convinti che, a prescindere da quali siano le difficoltà legate ad alcune condizioni di salute, dobbiamo assicurare la migliore qualità di vita possibile. Sono molte le azioni che come Sobi abbiamo già compiuto in questa direzione: Bloody Inclusivity rappresenta un altro passo avanti nella costruzione di una cultura che accoglie le diversità e aiuta a trasformare in ricchezza quello che in un primo momento può far paura o far sentire fragili”.
Gli otto podcast sono otto modi diversi di intendere e declinare una sola parola legata allo stesso concetto perché, non è scontato, ogni sangue ha diritto alla stessa qualità di vita. Si parte con la prima puntata ”Sangue del mio sangue” dedicata a tutti i figli e genitori che convivono con una patologia ematologica, per mettere in luce come oggi - grazie alle nuove terapie – sia possibile condurre una vita più libera e piena, anche di buonumore. Si prosegue con la stundupper Triana Cattin in una storia pensata per trattare il trauma di chi riceve una diagnosi di una patologia cronica, ma anche di chi non è disposto ad abbandonare le proprie passioni. La rassegna si chiude con un episodio volto a sdrammatizzare, dove possibile, la patologia imparando ad apprezzare il valore di piccole grandi cose, come una risata o una terapia ad hoc, che possono fare una grande differenza.
Il progetto nasce dall’idea creativa di Eversana Intouch: “Il sangue unisce tutti gli esseri umani, senza alcuna distinzione. Il sangue è il simbolo pulsante dell’inclusione, che è scritta nella nostra biologia. Da questa osservazione siamo partiti per costruire la strategia creativa e il progetto Blood Inclusivity”, spiega Paolo Guglielmoni, Executive Creative Director di Eversana Intouch. Nella seconda fase, nell’autunno 2024, il progetto si trasformerà in un vero e proprio roadshow: saranno allestite performance teatrali in alcune città del Nord, del Centro e del Sud del nostro Paese. Tutti i podcast saranno disponibili sul nuovo sito dedicato al progetto, sui canali social e su altre piattaforme di distribuzione: Castbox, Spotify, Apple podcast, Google Podcasts, Spreaker e Deezer.
- 16:26 - Unindustria, Rondinelli: "Il provincialismo non fa bene alla nostra economia"
Roma, 08 mag. - (Adnkronos) - "Il governo non sta tutelando il settore industriale italiano nella giusta direzione, perché non lo sta collocando in una logica di investimenti europei: bisogna tornare a una grande politica industriale a livello europeo che sia supportata da investimenti e politiche a sostegno delle piccole e medie imprese e della grande azienda italiana. Il tutto in un grande panorama di maggiore competitività interna e maggiore concorrenza a livello di mercato globale". Queste le parole Daniela Rondinelli, eurodeputato Pd, durante l’evento Fabbrica Europa: un incontro organizzato per discutere le proposte di Confindustria per le elezioni europee, con i Parlamentari europei nella circoscrizione Italia centrale, che si è tenuto a Roma nella sede di Unindustria, promotrice dell'evento.
"Il governo Meloni sta attuando misure che contengono l'industria troppo nei confini italiani, con un provincialismo che non fa bene per lo sviluppo della nostra economia e per le nostre aziende, che rappresentano un'eccellenza nel mondo". Per Rondinelli, "le aziende italiane si vogliono misurare con transizione ecologica e digitale, che vengono viste non solo come volano per lo sviluppo ma anche come fattore di competitività. È fondamentale riportare nell'agenda europea un piano per le industrie europee. Ma dobbiamo farlo superando i fattori di dumping che ancora mettono in concorrenza sleale le imprese nel mercato unico europeo", aggiunge Rondinelli, che entra nel merito: "Penso al costo del lavoro e alle diverse discipline fiscali: dobbiamo arrivare verso l'unione europea della fiscalità comune. Tutte le politiche industriali dovranno essere sostenute da un bilancio comunitario che non può essere più limitato all'1%. Abbiamo bisogno di ragionare su nuove risorse sui mercati finanziari, sul modello nel Next generation Eu, per finanziare davvero un bilancio continentale che possa sostenere la politica industriale europea".
- 16:25 - Unindustria, Procaccini: "La stabilità è anche un valore economico"
Roma, 8 mag. - (Adnkronos) - “Competitività e non sussidi, credo sia questa la richiesta: non aiuti economici ma esser lasciati liberi di poter esprimere il proprio potenziale". Nicola Procaccini, eurodeputato FdI e co-presidente Ecr, lo dice chiaramente durante "Fabbrica Europa", l'incontro vetrina per le proposte di Confindustria in vista delle elezioni europee, insieme ai Parlamentari europei nella circoscrizione Italia centrale, tenutosi a Roma nella sede di Unindustria, promotrice dell'evento. "La competitività non è stata esattamente al centro delle politiche europee dell'ultimo mandato", analizza Procaccini. "Credo, al contrario, che sia stata sacrificata sull'altare di un furore ideologico che ci ha portato un po' fuori strada e a perdere competitività in un momento particolarmente critico e contraddistinto da situazioni geopolitiche particolarmente gravi".
Procaccini prosegue: “Ricordo il proverbio secondo cui l’America innova, la Cina copia e l'Europa regolamenta. Io rappresento un gruppo parlamentare che nasce proprio con questa ragione sociale: quella di una minore invasività possibile dello Stato. In questo caso, del superstato europeo, nei confronti delle Nazioni. La buona notizia è sullo stato di salute dell'economia italiana rispetto ad altre economie. L'elemento della stabilità di governo - al di là del colore politico - è un valore economico, oltre che politico. L’Italia, nel rapporto con altre nazioni, si presenta con questo vantaggio competitivo che va sfruttato, facendo anche lavoro trasversale. Ho il ricordo della battaglia su regolamento imballaggi, quando le forze politiche italiane si sono trovate nella stessa trincea, con capacità di visione che va al di là della bandiera. Io penso che la prossima stagione dell’Italia possa essere piacevole: un giornale tedesco titolava ‘abbiamo sottovalutato gli italiani’. Questo racconta come gli italiani nei momenti di crisi sappiano tirare fuori il meglio di se stessi e portarlo nell’Europa che verrà”, ha concluso Procaccini.
- 16:25 - Unindustria, Corazza: "L'Europa rimetta l'industria al centro"
Roma, 8 mag. - (Adnkronos) - “Questo non è un voto normale, avviene in contesto eccezionale: dopo gli eventi del 7 ottobre e dopo oltre due anni dall’invasione russa, il mondo sta scivolando verso una fortissima instabilità internazionale. La classe dirigente europea deve spiegare che ti tipo di Europa vuole dopo le elezioni: penso che la prima cosa sia rafforzare la nostra autonomia strategica. Per fare questo serve una strategia di politica industriale: l'Europa rimetta l'industria al centro. Penso alle politiche sui microchip o all'innovazione: senza strategie è difficile perseguire gli obiettivi di sicurezza”. Lo spiega Carlo Corazza, direttore dell’ufficio in Italia del Parlamento europeo durante l’evento Fabbrica Europa: un incontro organizzato per discutere le proposte di Confindustria per le elezioni europee con i Parlamentari europei nella circoscrizione Italia centrale, che si è tenuto a Roma nella sede di Unindustria, promotrice dell'evento.
“Vediamo che Putin non è isolato: Blinken, durante la sua visita in Cina, ha detto chiaramente che senza il sostegno cinese oggi la Russia sarebbe molto più debole. Iran, Corea del Nord: sembra quasi che i regimi autoritari si stiano contrapponendo in maniera sempre più netta alle democrazie liberali”, prosegue Corazza. Che poi contestualizza: “Questa per l’Europa è un po' la fine dell’età dell'innocenza. Il mondo che conoscevamo non c'è più e l’Europa è in pericolo: questo significa che ci si deve attrezzare, senza panico e isterismi, per tutelare la sua difesa e sicurezza. La prima cosa da fare è andare votare, perché il voto è il messaggio più potente verso le dittature”, le parole di Corazza.
- 16:24 - Unindustria, Rondinelli: "Il provincialismo non fa bene alla nostra economia"
Roma, 08 mag. - (Adnkronos) - "Il governo non sta tutelando il settore industriale italiano nella giusta direzione, perché non lo sta collocando in una logica di investimenti europei: bisogna tornare a una grande politica industriale a livello europeo che sia supportata da investimenti e politiche a sostegno delle piccole e medie imprese e della grande azienda italiana. Il tutto in un grande panorama di maggiore competitività interna e maggiore concorrenza a livello di mercato globale". Queste le parole Daniela Rondinelli, eurodeputato Pd, durante l’evento Fabbrica Europa: un incontro organizzato per discutere le proposte di Confindustria per le elezioni europee, con i Parlamentari europei nella circoscrizione Italia centrale, che si è tenuto a Roma nella sede di Unindustria, promotrice dell'evento.
"Il governo Meloni sta attuando misure che contengono l'industria troppo nei confini italiani, con un provincialismo che non fa bene per lo sviluppo della nostra economia e per le nostre aziende, che rappresentano un'eccellenza nel mondo". Per Rondinelli, "le aziende italiane si vogliono misurare con transizione ecologica e digitale, che vengono viste non solo come volano per lo sviluppo ma anche come fattore di competitività. È fondamentale riportare nell'agenda europea un piano per le industrie europee. Ma dobbiamo farlo superando i fattori di dumping che ancora mettono in concorrenza sleale le imprese nel mercato unico europeo", aggiunge Rondinelli, che entra nel merito: "Penso al costo del lavoro e alle diverse discipline fiscali: dobbiamo arrivare verso l'unione europea della fiscalità comune. Tutte le politiche industriali dovranno essere sostenute da un bilancio comunitario che non può essere più limitato all'1%. Abbiamo bisogno di ragionare su nuove risorse sui mercati finanziari, sul modello nel Next generation Eu, per finanziare davvero un bilancio continentale che possa sostenere la politica industriale europea".
- 16:22 - Unindustria, Corazza: "L'Europa rimetta l'industria al centro"
Roma, 8 mag. - (Adnkronos) - “Questo non è un voto normale, avviene in contesto eccezionale: dopo gli eventi del 7 ottobre e dopo oltre due anni dall’invasione russa, il mondo sta scivolando verso una fortissima instabilità internazionale. La classe dirigente europea deve spiegare che ti tipo di Europa vuole dopo le elezioni: penso che la prima cosa sia rafforzare la nostra autonomia strategica. Per fare questo serve una strategia di politica industriale: l'Europa rimetta l'industria al centro. Penso alle politiche sui microchip o all'innovazione: senza strategie è difficile perseguire gli obiettivi di sicurezza”. Lo spiega Carlo Corazza, direttore dell’ufficio in Italia del Parlamento europeo durante l’evento Fabbrica Europa: un incontro organizzato per discutere le proposte di Confindustria per le elezioni europee con i Parlamentari europei nella circoscrizione Italia centrale, che si è tenuto a Roma nella sede di Unindustria, promotrice dell'evento.
“Vediamo che Putin non è isolato: Blinken, durante la sua visita in Cina, ha detto chiaramente che senza il sostegno cinese oggi la Russia sarebbe molto più debole. Iran, Corea del Nord: sembra quasi che i regimi autoritari si stiano contrapponendo in maniera sempre più netta alle democrazie liberali”, prosegue Corazza. Che poi contestualizza: “Questa per l’Europa è un po' la fine dell’età dell'innocenza. Il mondo che conoscevamo non c'è più e l’Europa è in pericolo: questo significa che ci si deve attrezzare, senza panico e isterismi, per tutelare la sua difesa e sicurezza. La prima cosa da fare è andare votare, perché il voto è il messaggio più potente verso le dittature”, le parole di Corazza.
- 16:05 - Sanità: Pilo (M5S), 'accesso a cure deve essere diritto di tutti'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - “La salute dei cittadini è un diritto garantito dalla nostra Costituzione, eppure milioni di persone rinunciano a curarsi”. E' quanto afferma in una nota la candidata alle elezioni europee nella Circoscrizione Isole del Movimento 5 stelle, Cinzia Pilo.
“Cresce dell’8,5% - aggiunge - il ricorso alle cure intramoenia per chi ha disponibilità economica anche a causa delle lunghissime liste di attesa, ma in Sardegna e in Sicilia le famiglie che rinunciano a curarsi per mancanza di risorse superano il 5%, il Sud l’8%, il doppio della media nazionale”.
“La povertà assoluta - prosegue - che colpisce le famiglie nel Mezzogiorno del Paese coinvolge più di 2 milioni di persone. Servono misure urgenti di contrasto alla povertà e alle diseguaglianze che oggi impediscono l’accesso alle cure. L’impatto sanitario, sociale e economico è senza precedenti, una situazione inaccettabile. La salute è un bisogno primario. Di questo parleremo nel convegno che si terrà a Cagliari il 17 maggio, perché le cure non siano un privilegio per ricchi ma un diritto garantito a tutte e tutti”, conclude.