Mohses Shaalan, il sottosegretario al ministero della Cultura egiziano, responsabile della sezione Belle Arti, e altri quattro funzionari dello stesso dicastero  sono stati arrestati per “negligenza e mancato eseguimento dei propri compiti”: non avrebbero evitato il furto della tela I Papaveri di Vincent Van Gogh dal museo Mohamed Mahmud Khalil del Cairo e non ancora ritrovata. I cinque passeranno almeno i prossimi quattro giorni in prigione. A darne notizia  renderlo noto è il sito online della Bbc.

Secondo quanto ordinato dal procuratore generale, Abdel Meguid Mahmud, i cinque funzionari sono accusati di ”negligenza e mancato eseguimento dei propri compiti” dopo che le indagini hanno scoperto ”flagranti difetti” dei meccanismi di sicurezza del museo, dato che nessun allarme era attivato e solo 7 delle 43 telecamere erano correttamente in funzione. Elementi decisivi, questi, per il buon esito del furto della tela, del valore di 39 milioni di euro. Il procuratore generale ha poi ordinato il divieto di lasciare la città ad altri nove funzionari del ministero della Cultura.

Il governo non ha voluto commentare l’arresto, mentre la polizia ha spiegato che sta concentrando le proprie ricerche nei porti e negli aeroporti del Paese. Lo scorso sabato, poche ore dopo il colpo al museo, era stata diffusa la notizia, poi rivelatasi infondata, che la tela era in mano a una coppia di italiani, sorpresi mentre stavano per prendere un aereo.

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