Pugni e schiaffi. Poca gloria per il ddl Meloni sulle comunità giovanili. La seduta alla Camera, infatti, è stata sospesa dopo che alcuni deputati del Pdl si sono scagliati contro il dipietrista Franco Barbato (Idv). Prima sono volate parole grosse, poi si è passati alle mani. Immediato l’intervento dei commessi di Montecitorio.  Prima della rissa, il ministro Meloni aveva accettato il rinvio dell ddl. In quel momento è intervenuto Barbato accusandola di “volere questo provvedimento non per sostenere i giovani ma la corrente politica sua e di Alemanno e dell’assessore Lollobrigida”. A quel punto Barbara Saltamartini è scattata in piedi per attaccare Barbato, ma è subito stata bloccata. Contemporanemante altri deputati azzurri hanno attaccato dall’altra parte. Poco dopo, le telecamere della Camera hanno immortalato Fabio Rampelli (Pdl) in un feroce corpo a corpo con Barbato. Oltre alle botte sono volate parole grosse. “Pezzo di merda”, ha urlato Rampelli. A quel punto il vicepresidente Rosy Bindi ha sospeso la seduta. Sull’episodio è intervenuto Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, il quale scusandosi per l’episodio, ci ha tenuto, però, a “respingere dalla A alla Z tutto quello che ha detto Barbato”. Le parole di Cicchitto sono arrivated pochi minuti dopo l’annuncio di Dario Franceschini sugli scontri fuori dal parlamento tra la polizia e i terremotati dell’Aquila. Per Barbato la prognosi è di 15 giorni.

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