Ucraina, la diretta – Comandante della flotta russa ucciso a Sebastopoli. Jet russi nello spazio Nato: “scortati” dagli F-35 italiani

Le forze ucraine hanno riferito che l’ammiraglio Viktor Sokolov è stato ucciso in Crimea lo scorso venerdì (leggi), insieme ad altri 33 ufficiali russi. Il New York Times scrive che un primo lotto dei 31 carri armati Abrams americani è arrivato in Ucraina con mesi di anticipo: verrà usato per la controffensiva

Aggiornato: 21:13

  • 21:13

    Mosca: “Respinto attacco missilistico sulla Crimea”

    La difesa aerea russa ha respinto un attacco missilistico sulla Crimea, riferiscono le autorità di Mosca. L’autorità filorussa responsabile a Sebastopoli, nella Crimea annessa da Mosca, ha affermato che le forze di difesa aerea stanno respingendo un attacco sulla penisola. “Le nostre forze armate stanno respingendo un attacco missilistico. Secondo i dati preliminari, la difesa aerea ha abbattuto un missile vicino all’aeroporto di Belbek. Il lavoro continua”, ha sottolineato su Telegram il governatore di Sebastopoli insediato da Mosca, Mikhail Razvozhayev.

  • 18:28

    Caccia russi violano lo spazio aereo Nato: “scortati” dagli F35 italiani

    Primo ordine di decollo immediato per gli F-35 dell’Aeronautica militare italiana impegnati nella missione in Polonia – che assicura la sicurezza dello spazio aereo dei Paesi della Nato – dopo l’intercettazione di velivoli russi. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio dello scorso 21 settembre, quando una coppia di caccia F35A della task force air 32° Wing, rischierati nella base aerea di Malbork, si è alzata in volo per un ‘alfa scramble’ allo scopo di intercettare due velivoli non identificati, a quanto appreso provenienti dalla Russia e penetrati nello spazio aereo Nato, poi scortati fuori dallo stesso spazio aereo. Lo scramble è stato ordinato dal centro di operazioni aeree di Uedem in Germania, l’ente di controllo della Nato che ha il compito di controllare e vigilare su tutte le tracce radar i velivoli sospetti che si avvicinino o che tentino di entrare nello spazio aereo Nato senza le dovute autorizzazioni. 

  • 16:44

    Uk: “La Russia ha fallito nel contrattacco a Bakhmut e Orichiv”

    I tentativi dell’esercito russo di riconquistare i territori liberati dalle forze armate ucraine vicino a Bakhmut e Orichiv sono falliti. Lo ha affermato il Ministero della Difesa britannico. Secondo un nuovo rapporto dell’intelligence, la scorsa settimana le truppe russe “hanno compiuto sforzi concertati per effettuare contrattacchi locali contro l’offensiva delle forze ucraine sia nella direzione di Orichiv che in quella di Bakhmut“. “In entrambe le aree, le forze ucraine hanno respinto gli attacchi russi e hanno mantenuto il controllo sul territorio recentemente liberato”, si legge nel messaggio pubblicato su X dal ministero della Difesa di Londra, secondo cui sarebbe presente “un’estrema frustrazione tra i militari russi coinvolti in questi contrattacchi”, in particolare nell’area di Bakhmut, con segnalazioni di attacchi “mal concepiti”, mancanza di supporto di artiglieria e pesanti perdite. Secondo l’intelligence britannica, negli ultimi nove mesi “le forze russe in Ucraina hanno dimostrato la loro capacità di condurre operazioni difensive decisive. Tuttavia, continuano a mostrare solo capacità offensive minime. È difficile per i comandanti organizzare azioni congiunte complesse, concentrare sufficienti munizioni di artiglieria e mantenere alto il morale e lo spirito offensivo”. 

  • 16:10

    Onu: “I russi hanno usato la tortura in Ucraina in modo sistematico”

    Gli occupanti russi hanno torturato gli ucraini in modo così brutale che alcuni sono morti, non solo: hanno costretto le famiglie ad ascoltare mentre stupravano le donne. Lo ha dichiarato oggi a Ginevra il team investigativo incaricato dalle Nazioni Unite riferendo le ultime scoperte sul campo, come riporta il sito della Reuters. Erik Mose, presidente della Commissione d’inchiesta sull’Ucraina, ha dichiarato al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra che il suo team ha “raccolto ulteriori prove che indicano che l’uso della tortura da parte delle forze armate russe nelle aree sotto il loro controllo è stato diffuso e sistematico”. “In alcuni casi, la tortura è stata inflitta con tale brutalità da causare la morte della vittima”, ha detto. E ha aggiunto: “I soldati russi hanno violentato e commesso violenza sessuale contro donne di età compresa tra 19 e 83 anni” nelle zone occupate della provincia di Kherson, spesso i familiari venivano costretti ad ascoltare le violenze. La Russia nega di aver commesso atrocità o di aver preso di mira i civili in Ucraina. Mose ha affermato che i tentativi della Commissione di comunicare con la Russia sono rimasti senza risposta nonostante gli sia stata data l’opportunità di rispondere alle accuse durante l’udienza del consiglio: “Nessun rappresentante russo ha partecipato”.  

  • 15:16

    Kiev: “Affrontiamo l’inverno solo col gas di nostra produzione”

    L’Ucraina affronterà l’inverno utilizzando per la prima volta solo il gas di produzione nazionale per il riscaldamento, ha dichiarato l’azienda statale Naftogaz, citata da Unian. “Stiamo aumentando il gas di nostra produzione: nel 2023 è stato realizzato un numero record di nuovi pozzi, e continueremo con questa tendenza anche l’anno prossimo”. Dal canto suo l’amministratore delegato dell’azienda elettrica Ukrenergo Volodymyr Kudrytskyi ha osservato che “uno dei principali insegnamenti dell’inverno scorso è che l’Ucraina ha rafforzato in modo significativo la protezione ingegneristica di tutti i tipi di impianti di energia elettrica”. “L’azienda ha anche una buona esperienza nel contrastare gli attacchi massicci dei russi e sa come mantenere il sistema in funzione. Potrebbero esserci difficoltà legate ai bombardamenti, ma il sistema elettrico non crollerà, funzionerà. Ce la faremo”, ha detto Kudrytsky, come riporta Rbc-Ucraina. 

  • 15:08

    Kiev: “Attacco a Odessa? Patetica ritorsione per Sebastopoli”

    L’attacco notturno della Russia alla città portuale di Odessa, che ha provocato due morti, è stato un “patetico tentativo di ritorsione” all’attacco ucraino di venerdì scorso al quartier generale della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli: lo ha detto il Ministero della Difesa sui social media. L’esercito ucraino ha affermato che l’attacco russo a Odessa costituisce una violazione del diritto internazionale umanitario, poiché ha preso di mira sia le truppe che le infrastrutture civili, compreso per la fornitura di energia elettrica. I corpi delle due vittime sono stati trovati sotto le macerie di un magazzino usato per lo stoccaggio dei cereali

  • 13:48

    Drone ucraino esploso nell’aeroporto di Kursk: morti e feriti

    Secondo fonti dell’intelligence della Difesa ucraina, l’antiaerea ha intercettato un drone che ha attaccato l’aeroporto di Khalino nella regione russa di Kursk, il velivolo senza pilota è “stato fatto atterrare in sicurezza” sulla pista ma è esploso quando i comandanti dell’aviazione e gli ufficiali dell’Fsb sono arrivati per ispezionare il drone e scattare foto: ci sono morti e i feriti. Lo riporta Rbc-Ucraina. L’aeroporto di Khalino si trova a 7 chilometri dal centro di Kursk, nella notte l’area è stata attaccata da droni.  

  • 13:47

    Nyt: “I primi carri armati statunitensi Abrams arrivati a Kiev”

    Un primo lotto dei 31 carri armati Abrams di fabbricazione statunitensi è arrivato in Ucraina con mesi di anticipo rispetto alle previsioni per essere utilizzato nella controffensiva contro la Russia: lo hanno dichiarato due funzionari del dipartimento della Difesa americano, come scrive il Nyt. Le autorità non hanno precisato il numero di veicoli già arrivati in Ucraina, ma hanno assicurato che nei prossimi mesi verranno inviati ancora più Abrams. In totale, gli Stati Uniti hanno promesso di trasferire 31 carri armati di questo tipo per le esigenze delle forze armate.  

  • 13:46

    Il presidente della Corte penale internazionale inserito da Mosca nella lista dei ricercati

    Il ministero dell’Interno russo ha inserito nella lista dei ricercati il presidente della Corte penale internazionale, Piotr Hofmanski. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. “Ricercato in base a un articolo del Codice penale“, si legge nella spiegazione del sito del ministero dell’Interno della decisione di inserire Hofmanski nella lista dei ricercati.

    La Cpi, di cui Mosca non riconosce la giurisdizione, ha emesso il 17 marzo scorso un ordine di arresto nei confronti del presidente russo Vladimir Putin e della commissaria per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova, accusandoli del “crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia”. In risposta a questa decisione tre giudici della Cpi e il procuratore Karim Khan erano stati incriminati da Mosca con varie accuse, tra le quali “attacco a un rappresentante di uno Stato estero sotto protezione internazionale con lo scopo di complicare le relazioni internazionali” e l’incriminazione di “una persona che si sa innocente”.  

  • 13:45

    Comandante della flotta russa ucciso a Sebastopoli

    Il comandante della Flotta russa del Mar Nero, l’ammiraglio Viktor Sokolov, è stato ucciso in Crimea: lo hanno reso noto le Forze ucraine per le operazioni speciali, come riporta Rbc-Ucraina. Sokolov è morto nell’attacco di venerdì scorso al quartier generale della Flotta, nella Crimea occupata. Nel complesso, 34 ufficiali sono stati uccisi, tra cui Sokolov, si legge nel messaggio. Altri 105 russi sono rimasti feriti. “In seguito ai danni (inflitti) al quartier generale della Flotta del Mar Nero della Federazione Russa, 34 ufficiali sono morti, tra cui il comandante della Flotta del Mar Nero della Federazione Russa. Altri 105 occupanti sono rimasti feriti. L’edificio del quartier generale non può essere ripristinato”, si legge nel comunicato.

    Inoltre, le Forze ucraine per le operazioni speciali hanno reso noto che 62 russi sono morti nell’attacco del 13 settembre scorso al cantiere navale Ordzhonikidze di Sebastopoli, nella Crimea occupata, che ha colpito la grande nave da sbarco Minsk. Poiché il giorno dopo l’attacco la nave Minsk sarebbe dovuta entrare in servizio di combattimento, il personale era presente, precisa la nota. Nella stessa operazione era stato danneggiato anche il sottomarino russo Rostov sul Don.