Ucraina, la diretta – Usa: “Da dicembre persi 100mila soldati russi”. Il Cremlino frena sulla missione di pace del Vaticano: “Non ne sappiamo niente”

La Casa Bianca ha detto che ora stima che solo da dicembre la Russia abbia perso oltre 100mila soldati, di cui 80mila ferito e 20mila morti perché l’Ucraina ha respinto un pesante assalto delle forze di Mosca nell’est del Paese in quella che è diventata una dura guerra di logoramento. Mosca: "Kiev ha bombardato regione russa di Bryansk"

Aggiornato: 12:54

  • 22:27

    Esplosione in un ex centro d’addestramento in Crimea

    Un’esplosione è stata segnalata in un ex centro d’addestramento per le guardie di frontiera vicino al villaggio di Shkolnoye, a pochi chilometri dall’aeroporto di Simferopoli, nella Crimea occupata dai russi. Lo riporta Radio Free Europe-Radio Liberty. Inizialmente, i canali Telegram russi avevano segnalato il fatto a Sebastopoli.

  • 15:58

    Capo Wagner: “Distrutta auto blindata, forse a bordo c’era generale di Kiev”

    Il fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha annunciato la distruzione di un’auto blindata, nella quale, “presumibilmente”, si trovava il comandante delle forze di difesa territoriale delle truppe ucraine, Igor Tantsyura che si stava dirigendo a Bakhmut. Lo riporta Ria Novosti citando il servizio stampa di Wagner. “Stiamo attualmente chiarendo queste informazioni”, viene spiegato.  

  • 15:19

    Peskov: “La Germania sempre più coinvolta nel conflitto”

    “Il coinvolgimento della Germania nel conflitto in Ucraina cresce ogni giorno di più” e le armi inviate all’Ucraina “sono già usate per colpire il territorio russo, perché il Donbass è una regione russa”, accusa il Cremlino. “Lo sappiamo per certo”, ha aggiunto il portavoce, Dmitry Peskov, in risposta alle dichiarazioni del Cancelliere tedesco Olaf Scholz, secondo cui Berlino si assicurerà che le armi inviate a Kiev non saranno usate per attaccare la Russia“.

  • 15:05

    Putin inaugura nuova rete di tram a Mariupol

    Il presidente russo Vladimir Putin ha inaugurato oggi con una cerimonia in videoconferenza la nuova rete di tram costruita a Mariupol, la città nel sud-est dell’Ucraina conquistata lo scorso anno dai russi. La Russia, ha detto Putin, citato dalla Tass, non risparmierà alcuno sforzo per riportare alla normalità la vita nelle quattro regioni annesse in Ucraina.  

  • 14:29

    Il Cremlino frena sulla missione di pace del Vaticano: “Non ne sappiamo niente”

    Il Cremlino non sa nulla della missione di pace del Vaticano. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “No. Non si sa nulla”, ha detto Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti in merito. Lo riporta Ria Novosti. Domenica Papa Francesco, di ritorno da un viaggio apostolico in Ungheria, aveva detto che il Vaticano stava svolgendo una missione per risolvere il conflitto in Ucraina. 

  • 12:59

    Bombe su Kherson, 7 feriti

    Nella regione di Kherson le truppe russe hanno bombardato Kherson e villaggi della comunità di Belozersk, causando 7 feriti. Lo riporta Ukrinform citando l’ufficio del procuratore regionale di Kherson. 

  • 12:58

    Shoigu: “Nell’ultimo mese uccisi 15mila soldati ucraini”

    “Nonostante un’assistenza militare senza precedenti da parte dei Paesi occidentali, il nemico sta subendo perdite significative. Solo nell’ultimo mese ha perso più di 15mila uomini”. È quanto afferma il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, durante una videoconferenza con i vertici delle Forze armate russe. Lo riporta l’agenzia Tass. “Le Forze Armate russe sono attive lungo l’intera linea di contatto”, aggiunge Shoigu.  

  • 12:42

    “Kiev potrebbe rimanere delusa dal vertice Nato di luglio”

    Le speranze dell’Ucraina di avere un percorso più certo per l’adesione alla Nato potrebbero andare deluse, secondo informazioni ottenute dalla Dpa. Membri dell’Alleanza, tra cui Usa e Germania, hanno chiarito di recente, riservatamente, di non voler prendere alcun impegno che vada molto oltre le vaghe dichiarazioni fatte dalla Nato fin dal 2008. All’epoca, i capi di Stato e di governo avevano concordato che l’Ucraina e la Georgia avrebbero dovuto unirsi alla Nato, ma senza indicare alcuna tempistica né alcun percorso. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto di recente alla Nato di aprire un percorso per l’ammissione del Paese nell’Alleanza nel summit di luglio a Vilnius, dicendo che Kiev dovrebbe ricevere “un invito che si è ampiamente meritata”. I soldati ucraini, ha detto Zelensky, contribuiscono più di chiunque altro alla sicurezza euroatlantica. Secondi fonti diplomatiche, gli oppositori di un piano concreto di adesione sostengono che la prospettiva al momento non è realistico e che potrebbe distrarre dal sostegno militare all’Ucraina, molto più importante ed urgente, mentre il Paese deve difendersi dall’aggressione russa. In più, si percepisce il rischio che una nuova spinta della Nato possa fornire alla Russia argomenti per una guerra maggiormente aggressiva. Quando il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha visitato Kiev, due settimane fa, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che l’adesione dell’Ucraina alla Nato costituirebbe un “pericolo serio e significativo per il nostro Paese”.

  • 10:54

    Kiev: “Bombe russe su Pavlohrad, due morti”

    Due persone sono morte e 40 sono rimaste ferite nell’attacco missilistico russo di ieri notte su Pavlohrad, nell’oblast di Dnipro. Lo rendono noto le autorità ucraine, citate dai media di Kiev. Tra i feriti ci sono anche cinque bambini, secondo il governatore Serhiy Lysak. 

  • 10:36

    Londra: “Russia a corto di munizioni, così nascono divisioni interne”

    La Russia “non ha munizioni a sufficienza per avere successo nell’offensiva” in Ucraina e “la carenza di munizioni provoca divisioni interne, in particolare tra il ministero russo della Difesa e il Gruppo Wagner“. E’ quanto si legge nell’aggiornamento quotidiano di intelligence diffuso via Twitter dal ministero della Difesa di Londra passato più di un anno dall’invasione russa dell’Ucraina. Il 27 aprile scorso, ricorda la valutazione, “social media russi legati ai militari” hanno riportato della destituzione del vice ministro russo della Difesa, Mikhail Mizintsev, responsabile della logistica militare, assegnato all’incarico da “soli otto mesi”. Secondo il rapporto, anche se il licenziamento di Mizintsev non è stato confermato da Mosca, “le voci sul suo futuro evidenziano come i problemi di logistica restino al centro della difficile campagna della Russia in Ucraina”. La Russia “continua a dare priorità alla mobilitazione della sua industria della difesa, ma non riesce a rispondere alle richieste in tempo di guerra – conclude la valutazione – Mentre i leader politici russi insistono nel chiedere successo sul campo di battaglia, i professionisti russi della logistica sono nel mezzo”.