Ucraina, la diretta – Usa: “Non riconosceremo mai la Crimea come russa”. Zelensky: “Ce la riprendiamo”. Putin: “Trattato Start sospeso? È per la nostra sicurezza”

In un'intervista a Rossiya-1, il presidente russo torna a spiegare i motivi della posizione della federazione sul conflitto ucraino. La Cia avverte: "La Cina sta valutando l'invio di armi a Mosca, ma non ha ancora deciso"

Aggiornato: 11:18

  • 19:49

    Zelensky firma nuove sanzioni contro la Russia

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato tre decreti del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale con nuove sanzioni “contro coloro che sono coinvolti o aiutano la Russia a fare la guerra e distruggere vite e persone”, cone ha affermato nel consueto videomessaggio serale alla nazione. Le sanzioni, ha spiegato Zelensky, colpiranno “quei russi coinvolti nel rapimento di bambini ucraini; quei rappresentanti del settore sportivo russo che stanno cercando di mettere lo sport al servizio dell’aggressione; coloro che aiutano a mantenere strutture mercenarie in Russia per la guerra contro l’Ucraina e tutte le persone libere. La pressione dall’Ucraina continuerà. La pressione del mondo sullo stato terrorista continuerà”, ha concluso.

  • 19:47

    Il capo della Cia: “Putin troppo fiducioso di schiacciare l’Ucraina”

    Il direttore della Cia, William Burns, ritiene che il presidente russo Vladimir Putin sia “troppo fiducioso” nella capacità dei suoi militari di ridurre l’Ucraina in schiavitù. In un’intervista televisiva alla trasmissione “Face the Nation” della Cbs, Burns ha detto che il capo dei servizi segreti russi ha mostrato nel loro incontro di novembre “un senso di presunzione e di arroganza” che riflette la convinzione di Putin stesso “di poter far lavorare il tempo per lui, di credere di poter schiacciare gli ucraini, di poter logorare i nostri alleati europei, che la stanchezza politica alla fine si farà sentire”. Quella conversazione, in cui Burns ha avvertito delle conseguenze se la Russia avesse schierato un’arma nucleare in Ucraina, è stata “piuttosto scoraggiante”, ha spiegato il direttore della Cia. Che dice di aver giudicato Putin “abbastanza determinato” a continuare la guerra, nonostante le perdite, le carenze tattiche e i danni economici e di reputazione per la Russia. Burns ha aggiunto che “a un certo punto, dovrà affrontare anche costi crescenti, in bare che tornano a casa in alcune delle zone più povere della Russia”, da dove, secondo lui, provengono molti dei coscritti “che vengono gettati come carne da cannone”.

  • 18:20

    Camera Usa, il capo della Commissione Esteri: “Biden invii jet all’Ucraina”

    Il presidente della commissione Esteri della Camera Usa, il repubblicano Michael McCaul, ha esortato l’amministrazione Biden a fornire armi più avanzate all’Ucraina, come  jet o missili a lungo raggio, annunciando che il Congresso (controllato dall’opposizione) intende prendere provvedimenti in merito. Lo riporta la Cnn. “Non possiamo mettere la testa sotto la sabbia”, ha detto McCaul, aggiungendo che tra le misure possibili per premere sul presidente c’è quella di specificare il tipo di armi nei disegni di legge che servono per dare il via libera all’invio di aiuti militari all’Ucraina. “So che l’amministrazione dice che il sostegno degli Stati Uniti durerà “tutto il tempo necessario”, ma con le armi giuste non ci vorrà così tanto tempo”, dichiara il deputato texano, rimproverando a Biden di non aver fatto “di più” per accelerare la conclusione della guerra.

  • 18:13

    Casa Bianca: “Ciò che accadrà con la Crimea? Lo decideranno gli ucraini insieme a noi”

    “Ciò che alla fine accadrà con la Crimea, nel contesto di questa guerra e di una soluzione di questa guerra, è qualcosa che gli ucraini devono determinare con il sostegno degli Stati Uniti”. Lo ha detto Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, in un’intervista alla Cnn. “Ma non entrerò in questioni ipotetiche”, ha aggiunto “perché quella che stiamo affrontando oggi è una controffensiva a est e a sud. Dobbiamo dare loro gli strumenti per combattere e lo stiamo facendo”.

  • 18:11

    Ministro Difesa tedesco: “Giudichiamo la Cina dai fatti, non dalle parole”

    Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha reagito con scetticismo ai piani annunciati dalla Cina su per porre fine al conflitto ucraino. “Quando sento notizie – e non so se siano vere – secondo cui la Cina potrebbe pianificare di fornire droni kamikaze alla Russia presentando allo stesso tempo un piano di pace, allora suggerisco di giudicare la Cina dalle sue azioni e non le sue parole”, ha dichiarato in un’intervista all’emittente pubblica tedesca citata dalla Cnn.

  • 17:54

    Putin: “Non possiamo ignorare le capacità nucleari della Nato”

    La Russia deve tenere conto del potenziale nucleare non solo degli Stati Uniti, ma anche di tutti gli altri paesi della Nato, poiché l’Alleanza considera la sconfitta strategica di Mosca il suo obiettivo principale. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista al canale Rossiya-1, commentando la sospensione della partecipazione della Russia al trattato New Start. “Nelle condizioni odierne, poiché tutti i principali paesi della Nato hanno annunciato la nostra sconfitta strategica come il loro obiettivo principale per far soffrire la nostra gente, come possiamo non considerare il loro potenziale nucleare in queste condizioni?” ha detto Putin.

  • 17:54

    Casa Bianca: “Se la Cina fornirà armi alla Russia andrà incontro a costi reali”

    Ci saranno “costi reali” per la Cina se fornirà armi alla Russia per la sua guerra in Ucraina. E’ il nuovo monito rivolto a Pechino dagli Stati Uniti. “Dalla nostra prospettiva, in effetti, questa guerra rappresenta una vera complicazione per Pechino e Pechino dovrà prendere le sue decisioni su come procedere, se fornire assistenza militare – ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan – ma se sceglierà questa strada, questo comporterà costi reali per la Cina”. “E credo che i leader cinesi stiano valutando questo nel prendere le loro decisioni”, ha aggiunto, parlando alla Cnn, Sullivan aggiungendo che ni contatti diplomatici con Pechino, gli Stati Uniti “non stanno rivolgendo solo dirette minacce”. “Stiamo spiegando quello che è in gioco e le conseguenze – ha spiegato – e come le cose potranno evolvere, lo stiamo facendo in modo chiaro e specifico a porte chiuse”. Secondo quanto riferito da fonti dell’intelligence Usa, la Cina sta valutando se inviare a Mosca droni e munizioni, ma non vi sono indicazioni che Pechino abbia preso una decisione finale.

  • 17:53

    Berlino: “Patto di difesa con Kiev in cambio di negoziati? Falso”

    Il governo tedesco ha smentito le notizie secondo cui Berlino, insieme a Francia e Regno Unito, avrebbero proposto a Kiev un “patto di difesa” in cambio dell’avvio di colloqui di pace con la Russia. Lo ha affermato un portavoce del governo tedesco, secondo quanto riportato da Tagesschau e rilanciato da Ukrainska Pravda. “Nell’ultimo incontro del cancelliere Olaf Scholz e del presidente francese Emmanuel Macron con il capo di stato ucraino Zelensky, la questione non ha avuto alcun ruolo”, ha sottolineato il funzionario. All’inizio di questa settimana, il Wall Street Journal ha sostenuto che il Regno Unito, la Germania e la Francia avrebbero offerto all’Ucraina un “patto di difesa” con la Nato che le avrebbe dato un maggiore accesso alle attrezzature militari occidentali, ma avrebbe anche visto la ripresa dei colloqui di pace con la Russia. Secondo il giornale, durante l’incontro a Parigi all’inizio di febbraio, Macron e Scholz avrebbero detto a Zelensky che doveva iniziare a considerare la possibilità di colloqui di pace con Mosca.

  • 16:06

    Russi ritirano nave con missili Kalibr dal Mar Nero

    Le forze russe hanno ritirato dal Mar Nero l’unica nave con missili Kalibr presente sabato nel bacino. Lo riferisce la Marina ucraina secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda. Secondo la Marina, ora 7 navi di Mosca sono in servizio nel Mar Nero, tra queste non ci sono portamissili. Nel Mar d’Azov è presente una nave russa.

  • 15:30

    Tajani: “L’invio di caccia a Kiev non è sul tavolo”

    Al momento l’invio di caccia in Ucraina “non è sul tavolo”. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani ospite a Mezz’ora in più su Rai Tre. Questo perché “formare un pilota da caccia con aerei sofisticati” come quelli occidentali “richiede mesi di formazione”. Inoltre, per farlo “bisognerebbe avere gli stessi aerei” da parte di tutti i partner. “Noi siamo sempre stati impegnati a inviare materiale per difendere il territorio ucraino”, ha sottolineato Tajani, ricordando che in Ucraina “arriveranno le batterie Samp-T come strumento di difesa aerea, insieme ad altro materiale”. Il Parlamento “ha autorizzato il governo a inviare armi fino tutto il 2023, e noi stiamo rispettando questo impegno”, ha affermato il vicepremier