Rimbalza Bff in Piazza Affari dopo il crollo di venerdì scorso a seguito dei rilievi di Bankitalia sulle remunerazioni e del blocco alla distribuzione del dividendo disposto da quest’ultima. Il titolo sale dell’11% con una capitalizzazione tornata a 1,7 miliardi di euro, dopo aver chiuso venerdì con un calo di oltre il 26%. La scorsa settimana la Banca d’Italia ha bloccato la distribuzione dei dividendi, al termine delle sue indagini, la vigilanza ha formalizzato “un rilievo di conformità sull’attuale classificazione dei crediti pubblici, sulla governance e sulle prassi aziendali della Banca in materia di remunerazione, con particolare riferimento ad alcune previsioni contrattuali riferibili all’amministratore delegato”.

L’attività principale di Bff è quella di rilevare, a sconto, dalle aziende i crediti che queste vantano nei confronti di altri soggetti, principalmente amministrazioni pubbliche, per poi incassarli. Il principale problema evidenziato da Bankitalia è il modo in cui questi crediti vengono iscritti a bilancio, ovvero spesso come sani e non come scaduti. Il passaggio di categori obbligherebbe la banca ad accantonare più risorse per fare fronte ai potenziali rischi di perdite, fatto che “costerebbe” a Bff circa 200 milioni di euro. Tra i rilievi di Bankitalia ci sono anche i bonus e lo stipendio pagato all’amministratore delegato Massimiliano Belingheri che nel 2023 ha portato a casa oltre 6 milioni di euro, due milioni in più di Carlo Messina, alla guida di Intesa Sanpaolo, la più grande banca italiana. Bff dovrà dare una risposta a Banca d’Italia nel mese di luglio 2024.

Nel trimestre la banca ha visto calare l’utile netto a 39,3 milioni (-19%), i ricavi rettificati sono stati pari a 202,4 milioni (+15% anno su anno). Sull’utile 2023 Bff ha pagato un dividendo di 0,979 euro per azione. Il cda di Bff Bank ha confermato “la piena fiducia al ceo Massimiliano Belingheri, e ha avviato un franco e costruttivo dialogo con la Vigilanza, al fine di addivenire a una pronta risoluzione dei rilievi”. Inoltre l’istituto in una nota sottolinea che “l’attuale politica in materia di dividendi sarà ripresa dopo la revoca da parte della Banca d’Italia della sospensione temporanea del pagamento dei dividendi”. I principali azionisti della banca, ovvero coloro che risentiranno di più dello stop alle cedole, sono lo stesso Berlingheri (4,8%), Jp Morgan (3,1%), Eurizon (2,4%), Mediolanum Farmaceutici (2,2%). Dopo i rilievi di Bankitalia Belingheri ha comprato oltre 64mila azioni della banca, pari allo 0,037% del capitale

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