È nata il 9 febbraio, all’ospedale Umberto I di Roma la bambina venuta al mondo da una madre affetta dal virus N1H1 e con una gravidanza portata avanti in parte in circolazione extra-corporea. La madre è arrivata al Policlinico alla 27esima settimana di gravidanza, dopo un ricovero per broncopolmonite all’ospedale S. Eugenio a Roma, dove è arrivata la diagnosi di influenza aviaria. L’equipe ha messo la paziente in coma farmacologico ed l’ha poi sottoposta a circolazione extra-corporea. La gravidanza è stata portata avanti fino al compimento del settimo mese, quando il team della terapia intensiva neonatale ha deciso di procedere al taglio cesareo in una sala operatoria dedicata in cui hanno operato il professor Benedetti-Panici e il professor De Curtis.

La bimba è nata di 1,3 chilogrammi e oggi pesa due chili e mezzo ed è ancora ricoverata in terapia intensiva, ma sta bene e migliora giorno dopo giorno. Si tratta del primo caso in Italia e del terzo al mondo. “Ringrazio i professori Morelli, Benedetti Panici e De Curtis – racconta la mamma – sono stati incredibili, mi hanno coccolata e poi quando mi sono risvegliata sono stati ineccepibili, la bimba sta bene. Sono i miei miti e spero che la mia esperienza possa essere d’aiuto ad altre persone che si troveranno nella mia stessa situazione”.

Poco tempo fa un caso simile a Torino, dove già un parto cesareo era stato eseguito in una sala operatoria di cardiochirurgia. Una donna, affetta da una grave cardiopatia congenita, era stata sottoposta ad un cesareo in circolazione extracorporea alla 31esima settimana di gravidanza. Il bambino alla nascita pesava un chilo e mezzo ed era stato sottoposto a rianimazione e assistenza respiratoria dall’equipe neonatologica della Città della Salute.

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