“‘Il Grande Gioco dell’Oca della politica italiana’ è anche un passatempo di società, una specie di gioco dell’oca da fare in compagnia degli amici per ripassare le più recenti tragicommedie d’Italia, casomai ce ne fosse sfuggita qualcuna. Si parte dalle ultime Berluscomiche per proseguire col primo anno di Prodicomiche e chiudere in bellezza con le prime avvisaglie di un fenomeno curioso e originale, destinato a rivoluzionare, se non il mondo della politica, almeno quello del cabaret: il Partito Democratico, o Teodemocratico come lo chiama l’ingegner poeta. Questo geniale labirinto in rima, molto meno complicato dei giochi di potere e di corrente e di poltrona degli ex-diesse e dei post-margheriti, nasconde comunque una via maestra, che alla fine si appalesa. Mentre il Pd non ce l’ha, o se ce l’ha non l’ha ancora trovata. Mentre leggevo, anzi declamavo, gli stornelli cornaglieschi, ho ritrovato gli ultimi tre anni di vita politica e non solo politica, italiana e non solo italiana, raccontati con la penna intinta nel curaro.” (dalla prefazione di Marco Travaglio)