28 Novembre 2013
Firenze, convegno su sicurezza ferrovie: “blitz” dei familiari delle vittime della strage di Viareggio – Foto
- 10:57 - Corruzione: De Cristofaro (Avs), 'da anni proponiamo 'legge Fratoianni'
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - "È devastante quello che continua a emergere in Liguria. Uno scenario che di ora in ora si fa più inquietante. Non mi esprimo sugli aspetti giudiziari, non mi competono. Ma se la grande impresa con interessi diretti legati alla pubblica amministrazione finanzia la politica, è evidente che il rischio di compromissione dei politici diventa altissimo. Se i politici sbloccano concessioni, garantiscono appalti, mettono a disposizione territorio, licenze e tutto quello che serve per ricambiare i propri finanziatori, parlare di rischio suona addirittura retorico e buonista perché il condizionamento si determina nei fatti. Sfidiamo tutta la politica sul terreno del coraggio e dell’onestà con la proposta che chiamiamo ‘Legge Fratoianni’: si vieti ogni tipo di finanziamento privato ai candidati da parte di soggetti che hanno rapporti con la pubblica amministrazione. L’abbiamo depositata la prima volta nel 2014 e poi di nuovo nel 2020. Quella di oggi è quindi la terza volta. Vediamo chi ha il coraggio di osare, di bonificare il terreno sul quale cresce la mala politica. Vediamo chi condanna a chiacchiere e chi fa sul serio. Noi facciamo sul serio". Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
- 10:56 - Pnrr: P. De Luca (Pd), 'Meloni e Fitto fanno flop, a rischio target di giugno'
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - "Sul Pnrr l’accoppiata Meloni Fitto fa flop, a un mese dal termine dei nuovi target di giugno, solo il 28% degli investimenti viaggia nei tempi previsti". Così il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca, commenta l’analisi condotta per il Sole 24 Ore dall'Osservatorio Recovery Plan di Fondazione Promo Pa e Università di Tor Vergata.
"Purtroppo, come abbiamo già denunciato nei giorni scorsi, il raggiungimento dei 39 obiettivi della sesta rata è seriamente a rischio e questo è molto preoccupante perché compromette molti investimenti in tutta Italia e potrebbe far saltare l'erogazione della rata da 9,5 miliardi. Sarebbe un disastro che si aggiunge ai danni provocati dai tagli della rimodulazione già operata da Fitto. Chiediamo quindi al governo di riferire e chiarire una volta per tutte in Parlamento lo stato di avanzamento di ogni singolo intervento e delle motivazioni e responsabilità di questi incomprensibili ritardi".
- 10:55 - Natalità: Pellicini (Fdi), 'Roccella censurata con prevaricazione antidemocratica'
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - "La censura nei confronti del Ministro Roccella, alla quale è stato impedito di parlare agli Stati Generali della Natalità, è stato un atto di gravità assoluta, che dimostra tutta la prepotenza e l’ipocrisia dei contestatori, il cui vero obiettivo era quello di oscurare un componente del governo. Siamo di fronte a sparute minoranze che negano il diritto di parola, con prevaricazione e violenza. Questo accade perché spesso la sinistra veicola messaggi fuorvianti, facendo credere ad esempio che la maggioranza voglia modificare la legge 194 sull’interruzione di gravidanza. Niente di più falso. Si chiede che la legge venga applicata nel suo complesso, consentendo alla donna una scelta davvero libera. In ogni caso, c’è un clima pericoloso ed è dovere di tutti, anche dell’opposizione, far abbassare i toni". Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini.
- 10:54 - Natalità: Foti (Fdi), 'Scurati definisca questi atteggiamenti'
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - "Chiedo ai docenti dell’antifascismo pratico e teorico, a chi ha fatto le campagne a difesa di Scurati, e allo stesso Scurati che si è sentito censurato, come definirebbe questi atteggiamenti. Io li definisco illiberali, antidemocratici e propri dei regimi totalitari". Così a Mattino Cinque il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.
- 10:53 - Natalità: Casini, 'solidarietà a Roccella, episodio inammissibile'
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - "Gli spazi per dissentire ci sono e comunque vanno sempre garantiti. Ma il confine invalicabile è la libertà di parola per tutti. Ciò che è accaduto ieri alla ministra Eugenia Roccella è inammissibile. A lei va non solo la mia totale solidarietà, ma dovrebbe andare senza se e senza ma anche quella di tutte le forze di opposizione. Peraltro, le stesse dovrebbero meditare molto seriamente: questi episodi minano in modo irreversibile la credibilità di chi non se ne dissocia con chiarezza". Lo scrive Pier Ferdinando Casini su Facebook.
- 10:47 - Natalità: "Fare figli in Italia è un'impresa", studio raccoglie grido d'aiuto genitori
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - Avere un figlio oggi in Italia? Un'impresa, un vero e proprio viaggio ad ostacoli, per questo motivo i futuri genitori sono sempre di più in cerca d'aiuto: è quanto emerge dal primo Osservatorio Fater - joint venture paritetica tra Angelini Industries e Procter & Gamble, in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra - che di fatto fotografa le sfide e le difficoltà di chi in Italia fa figli o vorrebbe averne, nonostante i bassi redditi, un alto tasso di disoccupazione che interessa soprattutto giovani e donne. Elementi che hanno un forte impatto sulla scelta di essere genitori oggi.
Il progetto di ricerca - riporta una nota - è partito dall’ascolto di esperti con diverse competenze (psicologi dell’età evolutiva, educatori, pedagogisti, pediatri, ginecologi, operatori in ambito sociale) ed ha poi raccolto le opinioni di un campione di oltre 3.000 genitori in attesa, con figli in età compresa dagli 0 ai 6 anni e potenziali genitori. Ciò che emerge con più evidenza è un vero e proprio grido d’aiuto, specialmente da parte delle mamme, nelle fasce di età più giovani.
Il vissuto della genitorialità presenta aspetti problematici per una larga parte dei genitori. La solitudine è uno degli stati emotivi più frequentemente sperimentati: a soffrirne sono più le madri, con il 47% che dichiara di sentirsi spesso da sola, rispetto al 30% dei padri. A questa difficoltà spesso si aggiunge un senso di inadeguatezza al ruolo di genitore, che colpisce il 49% delle mamme (vs il 33% dei papà), e un senso di oppressione che dipende dal confronto con un modello ideale di “genitore perfetto” che riguarda larga parte dei genitori (49% delle madri, 37% dei papà).
Preoccupazioni che per circa 3 genitori su 5 (59%) si traducono nella necessità di avere qualcuno accanto a cui appoggiarsi. Non sorprende quindi che 1 genitore su 4 mostri un livello molto alto di quello che viene definito “stress parentale” legato al ruolo genitoriale e al carico di responsabilità e impegno che questo comporta (la misurazione è stata effettuata con lo “Stress Parental Index, indicatore largamente utilizzato in ambito sanitario. Il 25% del campione intervistato mostra un valore superiore a 52, che denota una relazione disfunzionale genitore-figlio).
A dimostrazione di questo - dettaglia la nota - il 76% dei genitori temono di non fare abbastanza per il proprio figlio e il 62% dichiara che prendersene cura richieda più tempo ed energia di quello che riesce dare. A ciò si aggiunge che larga parte del campione lamenta la riduzione della propria sfera di libertà individuale (56% dichiara “avere uno o più figli lascia poto tempo e flessibilità alla mia vita”), fino ad un 20% degli intervistati che ammette che la maggiore fonte di stress nella propria vita è il/la proprio/a figlio/a. Nella relazione genitore-figlio/a, invece, la libertà di sperimentare in autonomia sembra essere una priorità per donne e uomini (81% madri e 70% padri), seguita dalla voglia di dare sempre nuovi stimoli ai bambini (70% madri e 73% padri), con più di 1 genitore su 2 (58% mamme e 48% papà) che segue i consigli degli esperti per sentirsi una madre o un padre migliore.
Con l’arrivo di un figlio cambia anche il rapporto che il genitore ha con il proprio lavoro ed è qui che l’indagine evidenzia maggiori differenze tra madre e padre. Il 39% delle donne e il 32% degli uomini dichiarano di essere meno soddisfatti del proprio lavoro dopo essere diventati genitori. Inoltre, il 47% delle donne dichiara di fare fatica a conciliare il lavoro con la gestione dei figli, mentre il 37% degli uomini sostiene che il proprio stipendio non sia sufficiente per far fronte alle nuove necessità della famiglia.
L’Osservatorio si sofferma inoltre sulle madri che non lavorano o sono in maternità (38% delle mamme, fonte Istat) e la ricerca rivela che si tratta quasi sempre di una scelta subìta. Infatti, prima di avere figli l'87% di queste aveva un’occupazione e la maggioranza di esse (59%) dopo essere diventata madre vorrebbe tornare a lavorare se esistessero soluzioni flessibili (es: part-time), che non sempre, però, sono disponibili sul mercato del lavoro. Solo l’11% dichiara di voler continuare a dedicarsi esclusivamente alla famiglia.
Le politiche di welfare aziendali diventano, quindi, l’ago della bilancia per molti genitori. Dall’ascolto - riferisce la nota - si evidenzia ancora un divario tra le aspettative di padri e madri lavoratori e le misure che realmente vengono adottate. Tra le priorità, emergono la necessità di avere una maggiore flessibilità degli orari (56% dei genitori), misura adottata solo dal 27% delle aziende del campione intervistato, e la possibilità di lavorare in smart working (43% genitori vs 28% delle aziende del campione intervistato che lo implementano). Il divario di aspettative maggiore si ha quando si parla di integrazioni allo stipendio: una misura considerata necessaria per il 46% dei genitori ma promossa solo dal 9% delle imprese.
È la società nel suo insieme a cui i genitori chiedono il maggior numero di aiuti per la gestione dei figli, a cominciare dallo Stato e dai Comuni che sono attualmente percepiti come i grandi assenti nel supporto alle famiglie. Infatti, questi sono indicati dalla maggior parte del campione (52%) come i principali soggetti deputati a fornire un sostegno economico, mentre soltanto il 5% riconosce di riceverlo. Le aziende si confermano ancora centrali per gli aiuti economici che possono fornire ai genitori (24%) e la flessibilità lavorativa (23%). Emerge, infine, il bisogno di poter contare sul supporto di esperti di genitorialità e di gruppi di genitori per poter condividere esperienze e difficoltà.
In generale - conclude la nota - il 30% delle famiglie pensa che la società dovrebbe rispondere ai propri bisogni, anche se questo è sperimentato solo dal 3% delle famiglie. Una situazione analoga si riscontra per le aziende (27% attese dei genitori vs 6% genitori realmente soddisfatti). In totale controtendenza spiccano i nonni, che si rivelano essere la vera e propria spina dorsale della società dal momento che il 59% dei genitori si sente sufficientemente supportato da essi, con un ampio spettro di tipologie di aiuto ricevute, dall’accudimento dei nipoti quando i genitori sono a lavoro (41%) fino all’aiuto economico (23%).
- 10:36 - Trasporti, Lancione (Asstra): "Meccanismo price cap entri nei contratti servizio"
Roma, 9 mag. - (Adnkronos) - “L’aspetto delle tariffe deve avere un focus particolare: motivo per cui oggi abbiamo deciso di fare questa tavola rotonda, per dare spunti e mettere nelle condizioni gli stakeholder regionali e ministeriali per fare alcune considerazioni”, esordisce la vicepresidente di Asstra, Serena Lancione, nella seconda giornata di Nme - Next mobility exhibition, durante il panel "La leva tariffaria per sostenere gli investimenti nel settore" a cura di Asstra.
“La questione tariffaria è una leva fondamentale per la regolazione della domanda - prosegue Lancione - soprattutto per il raggiungimento degli obiettivi ambientali, di equità sociale e distribuzione del reddito. Per noi operatori ha un ruolo determinante nella questione dell’equilibrio economico. Le tariffe, prima della pandemia, rappresentavano il 35% dei ricavi aziende, ora - anche a seguito dello smartworking nelle grandi città - si è registrato un sostanziale ritorno, ma i livelli pre-pandemia non sono tornati. Ciò significa che si deve prestare particolare attenzione al tema tariffario, per avere meccanismi di aggiornamenti automatici. Questo è fondamentale perché garantisce l’equilibrio economico dei contratti di servizio, che a livello nazionale in questo momento sono ora lasciati alla contrattazione delle parti”. “In merito al meccanismo di indicizzazione dei contratti, l'associazione chiede che sia obbligatorio ed entri a far parte nei contratti di servizio. C’è poi il tema di una di maggiore flessibilità di utilizzo delle tariffe da parte delle aziende: il sistema tariffario è gestito a livello regionale e nell'applicazione politica tariffaria sarebbe importante avere una leva per le regioni perché si possano creare politiche tariffarie incentivanti - sottolinea la vicepresidente di Asstra - Questa potrebbe essere la chiave di volta e una risposta alla situazione un po' statica legata alle risorse del Fondo Nazionale Trasporti, che noi da tempo dibattiamo essere insufficiente. E potrebbe essere l’ago della bilancia per trovare l’equilibrio richiesto anche dalla regolamentazione europea”.
Secondo Lancione, “E’ interessante vedere come le tariffe applicate nelle regioni siano mediamente più basse rispetto alla media europea. Quando si parla del livello di servizio, si deve sostenere il settore con investimenti: questo deve passare da un adeguamento del Fondo Nazionale, ma anche dalla possibilità di agire sulle tariffe a livello regionale al fine di utilizzarle come leva per la domanda”.