Nessun sorpasso, neppure un testa a testa. L’anno elettorale di Angela Merkel non poteva iniziare meglio. Il voto nel Saarland segna un trionfo della Cdu e la prima delusione per i socialdemocratici di Martin Schulz, che restano indietro di circa 10 punti. “L’effetto Schulz” – formula che si è imposta ormai in tutti i commenti politici in Germania – non basta, ma c’è stato: anche se l’Spd arretra di qualche decimale rispetto alle ultime elezioni nel Land, è netto il recupero se si guardano i sondaggi di gennaio. Le urne del piccolo Land da 800 mila elettori – divenute un primo test in vista delle elezioni federali del 24 settembre – consegnano però anche un altro messaggio, subito così decifrato dai vincitori: i tedeschi, certamente quelli del Saarland, non vogliono una coalizione delle sinistre. E la lezione varrebbe anche per Berlino.

I RISULTATI – La Cdu guidata da Annegret Kramp-Karrenbauer, amministratrice molto apprezzata a livello locale, ha ottenuto il 40,3% dei voti (+5,1), mentre l’Spd, che con Anke Rehlinger ambiva addirittura al sorpasso, è rimasta inchiodata al 30-30,1% (-0,5). Fuori dal parlamentino regionale restano i Verdi, con il 4,1% (-0,9), perde la Linke al 12,6-13% (-3), e non riescono a rientrare i Liberali, fermi fra il 3,1 e il 3,3% (nonostante la ripresa +2,1). New entry, nell’assemblea legislativa, il partito populista di destra Afd, che con il 5,9% vede comunque un calo a picco dopo aver toccato soglie a due cifre in altri Laender. Spariti i Pirati allo 0,7% (-6,7), che si confermano un fenomeno di protesta.

LE REAZIONI – “Ci sono giorni buoni e meno buoni: non direi che quello di oggi appartiene a quelli buoni per l’Spd”, ha commentato il leader dei socialdemocratici Martin Schulz, che comunque non vede ricadute irrimediabili per le federali. “Sono un vecchio calciatore”, ha aggiunto, “e i giorni meno buoni rappresentano comunque una motivazione”. “L’aspetto positivo – ha rilevato nel suo statement – è che a gennaio eravamo al 24% e abbiamo comunque recuperato molto. Ma stasera non abbiamo raggiunto l’obiettivo”. In un’intervista alla Zdf, il candidato alla cancelleria contro Merkel, incoronato appena una settimana fa dal suo partito con il 100% dei voti, ha poi sottolineato: “Abbiamo sei mesi davanti a noi, e due elezioni amministrative. Guardiamo avanti con ottimismo. Ma bisogna restare uniti”.

I CENTRISTI – Sull’altro campo, la valutazione è la seguente: “I Verdi non sono più nel parlamento regionale, la Linke perde, l’Spd rimane molto dietro alle attese. Questo risultato elettorale è un chiaro rifiuto della coalizione rosso-rosso-verde”, ha affermato il segretario generale della Cdu, Peter Tauber. “L’opzione di una coalizione delle sinistre era diventata concreta, e gli abitanti del Saarland hanno manifestato chiaramente di non volerla e di preferire un’alleanza di centro. Questo è un segnale anche per le elezioni federali”, ha concluso alla Zdf la vincitrice della serata, Kramp-Karrenbauer.  I prossimi appuntamenti con gli elettori, in Germania, sono il 7 maggio, nello Schleswig-Holstein, e il 14 maggio, nel Nordreno-Westfalia. Poi l’attesissimo voto nazionale del 24 settembre.

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