“Se il candidato al Quirinale fosse Romano Prodi sarei felice. Io sono affezionato all’idea che ci sia lui in campo. Aspetto ancora una risposta da parte di Renzi e del Pd”. Lo dice Pippo Civati (minoranza dem) a margine della presentazione del libro-intervista “Alexis Tsipras – La mia Sinistra” di Teodoro Andreadis Synghellakis, presentato a Roma. “Tutti pensano a giochi nelle urne, io – prosegue – non ne ho mai fatti, nè l’altra volta nè li faro questa volta. Voglio capire se domani anche da altri gruppi, oltre Sel, verrà fuori il nome di Prodi”. A chi, poi, gli chiede cosa ne pensa di una eventuale candidatura di Sergio Mattarella, Civati risponde: “A me piace, non ne ho mai fatto mistero, mi sembra un uomo libero e autorevole“. Sul fronte di M5S, Civati dice che se lo aspettava che Prodi comparisse, ma aggiunge: “Voglio capire se è una cosa seria. Se è un gioco, il primo a sottrarre il nome di Prodi sono io“. A chi, poi, gli fa presente che nelle Quirinarie c’è anche Bersani, Civati dice: “Forse ci hanno ripensato. Due anni fa non lo vollero come presidente del Consiglio, ora lo vogliono come capo dello Stato. Tra due anni lo vorranno segretario del movimento”. A margine della presentazione del librointerviene anche Nichi Vendola (Sel) che dice: “Per noi è molto importante che al Quirinale non ci sia un prolungamento di Palazzo Chigi e che non sia il sigillo d’oro di quel patto sciagurato che è il patto del Nazareno. Mattarella? Non profuma di Patto del Nazareno”   di Irene Buscemi

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