“Verità e giustizia per Marcello Lonzi, il ragazzo morto nel carcere delle Sughere a Livorno l’11 luglio 2003”. È quanto chiedono l’associazione Detenuto Ignoto, i Radicali, i parlamentari di Sel e M5S scesi in piazza Montecitorio accanto alla madre del giovane Maria Ciuffi. “Queste foto parlano da sole, mio figlio è stato ritrovato morto in una pozza di sangue, con otto costole rotte, denti rotti e due buchi in testa, ma il caso fu archiviato tre volte come morte naturale, causa infarto”, racconta la donna. Il ragazzo era finito dietro le sbarre per tentato furto, e aveva scontato fino ad allora quattro mesi. Il giorno del decesso, la madre non ha ricevuto nessuno avviso da parte delle autorità, ha saputo dell’accaduto ad autopsia fatta, recandosi lei stessa al penitenziario. Sel sta preparando un’interrogazione parlamentare e un disegno di legge per istituire una commissione d’inchiesta. “Il caso Cucchi sia di esempio per portare alla luce tutti gli altri casi”, afferma Irene Testa dell’associazione Detenuto Ignoto che ha dato un supporto legale alla signora Ciuffi. “C’è una complicità delle procure verso gli autori di queste violenze – tuona Rita Bernardini dei Radicali Italiani – le carceri devono essere luoghi trasparenti, invece spesso trionfa l’omertà, non si fanno i giusti controlli sui mancati soccorsi e i pestaggi, però le mele marce screditano tutta la categoria degli agenti e le istituzioni” di Irene Buscemi
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