Maurizio Landini afferma che ‘n questo Paese il 90% delle tasse pesano su pensionati e lavoratori dipendenti: questo è un problema molto serio. E aggiunge: “La crisi non è nata ieri mattina. Stiamo pagando vuoti consistenti. Il 90 per cento dell’Irpef è pagato da pensionati e dipendenti. La colpa sta a monte e negli ultimi 20 anni la tassazione è aumentata. La riduzione del costo del lavoro serve non solo per far stare bene gli imprenditori ma anche i dipendenti”. Il segretario della Fiom sottolinea: “Lo spostamento di rendita tra lavoratori e rendite finanziarie è enorme, 230 miliardi passati dai salari alle rendite ed ai profitti, con le imprese che hanno investito questi soldi in speculazioni finanziarie. Non c’è bisogno di una legge di stabilità ma un qualcosa che cambia le carte in tavola. Senza investimenti non c’è consumo ed il governo deve tenere conto di questa cosa, discutendo anche il vincolo europeo”. Landini rincara: “Il patto di stabilità è una follia, come in Sardegna che ora possono spendere i soldi perché annullano in patto di stabilità a causa dell’alluvione. Il sistema produttivo di questo Paese sta saltando e sono 20 anni che non esiste una politica industriale, non ci sono investimenti pubblici e stanno svendendo le aziende che fanno treni ed autobus, tutte pubbliche. Anziché svenderle non è il momento di pensare a piani straordinari per il trasporto o per la manutenzione?”

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