Il disegno di legge sugli esodati all’esame dell’aula “abbassa significativamente l’età media di accesso al pensionamento, determina oneri di rilevante entità compromettendo gli effetti della riforma” e dei precedenti interventi in materia. E così la relazione tecnica della Ragioneria generale depositata in commissione Bilancio ha bocciato il ddl, approdato ieri in aula alla Camera, con le proposte bipartisan di modifica della riforma Fornero per risolvere il problema dei lavoratori rimasti nel limbo, dopo essere stati incentivati a lasciare il mondo del lavoro e, con la riforma, privati del diritto alla pensione fino alla scadenza delle nuove finestre fissate dal ministro del Lavoro.

In particolare, secondo la Ragioneria generale dello Stato il ddl  compromette non solo “gli effetti della riforma operata col decreto legge 201 del 2011 ma anche quelli del complessivo processo di riforma implementato negli ultimi dieci anni, sia sul piano finanziario” che “su quello degli obiettivi di innalzamento dell’età media di accesso al pensionamento”. Questo, aggiunge l’organismo è “in controtendenza a quanto previsto dal complessivo processo di riforma attuato nel Paese” ma anche “con quanto richiesto dagli Organismi internazionali in materia di accesso al pensionamento anticipato”.

E in ogni caso secondo i ragionieri pubblici la copertura finanziaria “risulta ampiamente insufficiente”. Infatti “non può non farsi presente, prioritariamente, che sul piano del metodo l’introduzione di rilevanti maggiori spese utilizzando a compensazione un aumento della pressione fiscale rende certamente più arduo e problematico il rispetto della regola sulla dinamica complessiva della spesa prevista dal fiscal compact recentemente ratificato dal Parlamento richiedendo a tal fine l’individuazione di corrispondenti misure compensative sul versante della spesa del comparto delle Pubbliche amministrazioni”.

”La Ragioneria di Stato ha depositatola relazione tecnica sulla proposta di legge che riguarda gli esodati e ha dato parere negativo in quanto verrebbe scardinata la riforma pensionistica voluta dal ministro Fornero”, ha commentato il vicepresidente dell’Italia dei Valori alla Camera, Antonio Borghesi. “Con il suo provvedimento – prosegue Borghesi – il ministro del Lavoro ha volontariamente fatto macelleria sociale. Mano a mano che si approfondisce la questione esodati emerge con chiarezza che proprio su di loro è stata battuta la cassa vantata dal premier Monti. E viene anche il sospetto che il balletto Fornero-Inps sul reale numero di lavoratori coinvolti sia stato montato ad arte per creare un polverone e nascondere il vero obiettivo della riforma”. Poi conclude: “E’ la dimostrazione che questo governo, fin dall’inizio, aveva in mente di colpire le fasce più deboli anzichè coloro che più possiedono in termini di ricchezza”.

“Ho proposto di rinviare alla commissione di merito il provvedimento sulle pensioni. La relazione tecnica presenta oneri finanziari rilevanti. Data l’importanza della materia, l’attesa e la delicatezza dell’argomento, abbiamo ritenuto opportuno chiedere alla commissione Lavoro di prospettare nuove soluzioni che consentano di risolvere gli aspetti prioritari che riguardano gli esodati. Nessuna bocciatura, quindi, ma un ricoinvolgimento“, ha invece precisato Pier Paolo Baretta, capogruppo Pd nella commissione Bilancio di Montecitorio.

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