Riformare il mercato del lavoro: come fare? A proporre “soluzioni pragmatiche e radicali” sarà La Fonderia Oxford, un laboratorio politico che riunisce ricercatori italiani che vivono all’estero, che questa sera dalle 19 incontrerà i rappresentanti di Tilt, rete di movimenti di sinistra, presso lo Spazio DaSud a Roma (via Gentile da Mogliano, 170).

Al centro il welfare e l’occupazione nel nostro paese. “Ci sono tre condizioni necessarie per incamminarsi verso una qualunque forma di cambiamento in una società bloccata – leggiamo sulla pagina Facebook dell’evento– la volontà dei cittadini di avvicinarsi al dibattito politico, il rinnovamento di partiti ed associazioni e l’accrescimento della capacità del sistema-paese di proporre innovazione sociale e tecnologica”.

Condizioni che, purtroppo, “sono parzialmente assenti del nostro paese; le vecchie forze esistenti nel sistema sembrano sopraffare la necessità di cambiamento, generando staticità in un contesto socio-economico fallimentare”. Una situazione che si riflette sul mercato del lavoro, “che più risente dell’inefficienza e la rigidità del nostro paese”. Per questo è necessario “trasformare il sistema di protezione sociale per i lavoratori, specie per quelli precari”. Il problema è capire in quale direzione andare e come garantire i diritti di chi lavora, tra le richieste di un mercato globalizzato e l’urgenza delle riforme nel nostro Paese. La presentazione offrirà quindi alcuni spunti, tra ammortizzatori sociali e reddito di cittadinanza.

A proporli saranno Martina Di Simplicio ed Emanuele Ferragina, entrambi ricercatori Università di Oxford e membri della Fonderia, “che aspira ad affrontare i problemi che hanno fatto dell’Italia uno stato economicamente debole, socialmente ingiusto e assolutamente immobile”. Un gruppo che, attraverso uno scambio di opinioni aperto, vivace e documentato, “si propone di stimolare l’approfondimento e diffondere la conoscenza, con l’ambizione di elaborare proposte concrete per migliorare il nostro Paese”. Sul sito della Fonderia, infatti, leggiamo: “Riteniamo che la politica italiana abbia bisogno di uscire da posizioni fazione e tornare a parlare del merito delle questioni. Il nostro viaggio verso un’Italia migliore parte dalle esperienze che stiamo maturando all’estero e che cercheremo di utilizzare per affrontare le nostre discussioni in chiave comparativa”.

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