“La maggioranza indichi un nuovo premier che dia vita a un governo con una agenda scarna ma concreta”. E’ questo l’appello lanciato da Gianfranco Fini durante la prima convention del Terzo Polo. Davanti a questo scenario, ha aggiunto Fini, “il Terzo Polo non si tirerebbe indietro”. Dopodiché il presidente della Camera e anche leader di Fli utilizza lo slogan che è stato delle donne scese in piazza il 13 febbraio scorso (“Se non ora quando”), per dire che “è arrivato il momento per il presidente del Consiglio di fare un passo indietro, di chiudere il libro dei sogni”. Fini lo ha detto parlando alla convention del Terzo Polo riunito oggi a Roma.

Per il presidente della Camera, poi, “Berlusconi non ha compreso di avere una maggioranza soltanto numerica che si materializza solo al momento del voto di fiducia. E’ una maggioranza tenuta insieme dal timore di tanti e tanti deputati che hanno paura di essere rispediti a casa con nuove elezioni”. Poi, Fini ha rivolto un appello “agli amici che nel Pdl la pensano alla stessa maniera, ma che hanno paura di dirlo in faccia al premier: a volte e’ preferibile avere un interlocutore scomodo che una corte di plaudenti”.

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