L’ordine dei giornalisti non poteva espellere Renato Farina. Perché l”agente Betulla’ si era già dimesso da solo. Per questo la Corte di Cassazione ha dichiarato nulla la radiazione inflitta dall’Ordine dei giornalisti all’ex vicedirettore di Libero e collaboratore del Sismi, adesso deputato del Pdl. Farina aveva cancellato la sua iscrizione all’ordine quando la sua partecipazione ai servizi segreti era stata scoperta. L’organismo di controllo della professione giornalistica non aveva quindi più nessun potere disciplinare su di lui. Numerosi i colleghi della maggioranza che si sono complimentati con l’ex giornalista e 007. Una questione di “libertà d’espressione” per il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini.

“Oggi è un bel giorno” per il vicepresidente Pdl della Camera, Maurizio Lupi. Secondo cui la Cassazione ha posto fine “a una persecuzione assurda”, la stessa utilizzata – nella forma di sanzione – per “impedire ogni espressione di pensiero” di “direttori come Feltri e Sallusti che osavano pubblicare i suoi articoli anche da deputato”. “Una dura lezione” per l’ordine dei giornalisti, sottolinea il sottosegretario Carlo Giovanardi, e una possibilità per Farina di liberarsi da “un’onta ingiusta”, secondo il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni.

Una sentenza che restituisce “onore e dignità a una grande penna del nostro giornalismo”, commenta soddisfatta Valentina Aprea, presidente della commissione Cultura alla Camera. “Una voce preziosa” per cui si dice molto lieta anche la Gelmini. Ma mai quanto la stessa Aprea, “fiera – conclude – di averlo in commissione come esponente Pdl”.

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