La notte del 24 dicembre l’ha passata all’addiaccio davanti alla residenza del capo dello Stato. Il primo cittadino del comune di Sperone (Av), in sciopero della fame da due giorni per protestare contro il taglio di due ospedali nell’alta Irpinia da parte della Regione Campania, non desiste. “Non mollo, il presidente Napolitano deve sapere che oltre 70mila cittadini per recarsi all’ospedale dovranno fare anche 80 km, come può tollerare questa vergogna? Se necessario – continua – passerò qui l’ultimo dell’anno”.

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