La normativa sulla privacy contenuta dalla legge sul finanziamento alla politica, sommata alla possibilità data a fondazioni e onlus di non rendere noti i propri finanziatori, consente infatti di omettere i nomi dei sostenitori che non hanno rilasciato il consenso alla pubblicazione dei dati personali. Un vulnus pericoloso, che viene implicitamente sottolineato dall'indagine del procuratore aggiunto Paolo Ielo. Ecco tutte le elargizioni dell'imprenditore capitolino legittime e meno
Come ricordava lui stesso in un’intercettazione, Parnasi però aveva una lista di tutti i politici. Siamo alla vigilia delle elezioni politiche e alle contestuali regionali e il costruttore si prepara a dare un contributo a diversi esponenti. La lista dettata alla segretaria: Andrea Ferro (Pd), 5.000 euro; Emiliano Minnucci (Pd), 5.000 euro; Riccardo Agostini(Leu), 15.000 euro; Giulio Mancini (Pd), 5.000 euro; Renata Polverini (Fi), 10.000 euro. E ancora: Francesco Giro (Fi), 5.000 euro; Luciano Ciocchetti (Nci), 10.000 euro; Roberto Buonasorte (Lista Pirozzi), 5.000 euro. E poi: “Con Forza Italia c’hai parlato? Sì… Fratelli d’Italia?” e l’interlocutore che risponde: “Già fatto, è arrivato all’amministratore, io l’ho controllato”. Poi riparte Parnasi: “Il Pd lo incontro domani”. Va specificato che gli esponenti politici finanziati presenti in lista non sono indagati.
La lista:
Andrea Ferro (Pd), 5.000 euro
Emiliano Minnucci (Pd), 5.000 euro
Giulio Mancini (Pd), 5.000 euro
Riccardo Agostini(Leu), 15.000 euro
Renata Polverini (Fi), 10.000 euro.
Francesco Giro (Fi), 5.000 euro
Roberto Buonasorte (Lista Pirozzi), 5.000 euro