Capitoli

  1. Migranti, alle origini dell’esodo nel Mediterraneo: chi sono e da cosa scappano le migliaia di richiedenti asilo
  2. Nigeria: il terrore cieco di Boko Haram nel Paese dei sei figli per donna -
  3. Guinea: i tristi primati della tortura e delle mutilazioni genitali -
  4. Bangladesh: spinti ad Ovest dalla povertà e (anche) da altri profughi -
  5. Costa d'Avorio: una lotta tra fazioni infinita e le cellule superstiti di Al Qaeda -
  6. Mali: l’intrigo internazionale nella terra dei bambini soldato - 
  7. Eritrea: isolamento internazionale, dittatura e schiavitù militare -
  8. Senegal: la giustizia sommaria alle porte del Sahara -
  9. Gambia: due milioni sotto lo scacco di una Repubblica islamica -
  10. Sudan: emergenza umanitaria tra guerra civile e secessione -
  11. Marocco: immigrazione di lunga data per raggiungere le famiglie - 
Mondo

Bangladesh: spinti ad Ovest dalla povertà e (anche) da altri profughi - - 4/11

Secondo i dati del Viminale, da gennaio sono sbarcate sulle coste italiane 103.097 persone, in calo rispetto al 2016 soprattutto a causa del codice di condotta per le Ong emanato dal governo italiano e a causa degli accordi stretti tra il ministro degli Interni Marco Minniti e il governo libico di Fayez al-Sarraj che fermano le persone in Libia. Nigeria, Guinea e Bangladesh rimangono i Paesi da cui proviene la maggior parte dei profughi

Dal Bangladesh, Paese separatosi dal Pakistan nel 1971, sono giunti in Italia 8.794 persone da gennaio, pari all’8,5% del totale degli sbarcati. In queste settimane il Bangladesh vive l’emergenza dei Rohingya, la minoranza islamica in fuga dalla Birmania. Circa 400mila profughi hanno passato il confine birmano, rifugiandosi in Bangladesh, in un Paese che è tra i più poveri dell’Asia e che non è in grado di gestirne l’accoglienza. Dal 2015 ci sono state decine di attacchi terroristici – in quello di Dacca, nel luglio 2016, morirono anche 9 italiani – riconducibili a gruppi vicini all’Isis. Secondo l’Unicef, circa il 18% delle ragazze si sposano prima dei 15 anni: è uno dei tassi più alti al mondo. Anche il dato sull’alfabetizzazione è preoccupante: solo il 61% della popolazione sopra i 15 anni sa leggere e scrivere (la media mondiale è dell’86%).