Contraddizioni, controversie, pasticci, "errori di sintassi costituzionale". Le riforme costituzionali porterebbero parecchia confusione e anche molto lavoro a Consulta e Parlamento per le leggi attuative. Seguendo il libro "non schierato" del costituzionalista Rossi, ecco un riassunto delle cose che non tornano. Come i sindaci che per la Severino vengono sospesi, ma restano senatori. O la "gattopardesca" operazione sulle competenze delle Regioni
Referendum propositivo: bello, ma regge?
La riforma prevede l’introduzione di un referendum propositivo e di uno d’indirizzo. Il testo rimanda a una legge successiva per i dettagli e l’attuazione. Ma se un referendum d’indirizzo si capisce cos’è (si raccolgono le firme su un tema, poi è il Parlamento che scrive la legge).
Ma una legge approvata direttamente dagli elettori in un referendum potrà essere modificata, derogata, abrogata da altre leggi del Parlamento? Come si porrebbe in relazione con altre leggi, compresa la normativa dell’Unione Europea?