Alla metà degli anni Cinquanta, con il suo carico di speranza nell’Italia che cambia, una famiglia meridionale sbarca a Torino, Stazione di Porta Nuova. La sua storia si intreccia – lungo il corso di tre decenni – a quella di tanti altri personaggi: protagonisti e comparse di un periodo che ha portato con sé mutamenti davvero radicali nello stile di vita e nel territorio in cui viviamo. Lo sguardo lucido e disincantato dell’autore capovolge, con questo romanzo, la valutazione delle grandi trasformazioni di quel trentennio “glorioso”, lanciando una sfida per il futuro: potrà andare diversamente?

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