Foto Alfredo Falcone – LaPresse25/05/2015 Roma ( Italia)Sport CalcioLazio – RomaCampionato di Calcio Serie A Tim 2014 2015 – Stadio Olimpico di RomaNella foto:tottiPhoto Alfredo Falcone – LaPresse25/05/2015 Roma (Italy)Sport SoccerLazio – RomaItalian Football Championship League A Tim 2014 2015 – Olimpico Stadium of RomaIn the pic:totti
- 15:39 - Family business forum, Campanari (Confindustria): "Oggi l’imprenditore deve essere un decatleta"
Lecco, 09 mag. - (Adnkronos) - "Oggi essere imprenditore è qualcosa che si discosta molto dalla definizione classica di chi semplicemente deve ideare un prodotto o un servizio e veicolarlo e venderlo: l'attività di imprenditore già da tempo va molto oltre e comporta tante cose, a partire dalla responsabilità sociale". Durante il Family business forum, nella sede della Camera di commercio di Lecco, sono queste le parole di Marco Campanari, presidente designato Confindustria Lecco e Sondrio. Campanari sceglie la metafora sportiva per delineare il profilo dell'imprenditore di oggi: "Deve essere non solo velocista, colui che arriva prima, o fondista. Ma deve essere decatleta: deve fare quel che dicevamo prima ma anche essere capace di fare una corsa a ostacoli continua, che deriva dalla situazione degli ultimi anni di cambiamenti non solo repentini ma spesso anche forieri di novità negative da superare".
In vista delle imminenti elezioni europee, Campanari spiega: "L'Europa negli ultimi 20 anni è stata molto invasiva nella vita di tutti noi e nelle attività di impresa: ha avuto un delirio di iper regolamentazione che non ha portato cose estremamente positive. Il mio auspicio è per un cambio di passo in questo senso, verso un'Europa che sia meno ossessionata dalla regolamentazione e sappia essere più aderente alla lettura della realtà così com'è".
- 15:39 - Ricerca, proteina sangue albumina predice rischio cancro e infarto in 'over 65'
Roma, 9 mag. (Adnkronos Salute) - Una ricerca congiunta, condotta da Sapienza università di Roma in collaborazione con Irccs Neuromed di Pozzilli, Università Lum Giuseppe Degennaro e Mediterranea Cardiocentro di Napoli, ha messo in luce un'associazione significativa tra ipoalbuminemia (bassi livelli di albumina nel sangue) e un aumento del rischio di mortalità per malattie vascolari e cancro in individui anziani. La ricerca, condotta sulla base dei dati raccolti dallo studio epidemiologico Moli-sani (dal marzo 2005 su 25.000 residenti in Molise, per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori) e pubblicata sulla rivista scientifica eClinical Medicine-Lancet - riporta una nota - ha analizzato un vasto gruppo di persone (circa 18.000 soggetti, dei quali 3.299 di età pari o superiore ai 65 anni), dimostrando che livelli di albumina inferiori a 35 g/L sono collegati a un rischio maggiore di morte negli anziani. Questa relazione è stata osservata anche dopo aver escluso fattori come malattie renali o epatiche e stati infiammatori acuti, che possono influenzare i livelli di albumina.
"Oltre a fornirci lo spunto per approfondire con ulteriori ricerche il rapporto tra albumina nel sangue e salute – afferma Licia Iacoviello, direttore del Dipartimento di Epidemiologia e prevenzione dell’Irccs Neuromed e professore ordinario di Igiene dell’Università Lum - questo studio può avere implicazioni dirette sulla pratica clinica e sulla prevenzione. La misura dell’albumina nel sangue è infatti un test semplice e poco costoso. È quindi da considerare un’analisi di primo livello, che permetterebbe di porre una maggiore attenzione clinico-diagnostica verso gli individui anziani potenzialmente a rischio. Il nostro studio fornisce anche un valore di riferimento (35 g/L) che può guidare il medico nell’interpretazione della misura di albumina”.
La “possibilità di ottenere indicazioni predittive su malattie con alta incidenza ed elevato rischio di morte, come quelle cardiovascolari o i tumori, attraverso un esame semplice e ampiamente disponibile, anche a basso costo, rappresenta una importante conquista per la medicina moderna – commenta la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni - Questo studio, che conferma e consolida l’eccellenza delle attività scientifica delle università e degli enti di ricerca italiani in campo medico, ha anche un importante valore sociale attribuibile alle possibili ricadute nell’ambito della prevenzione”.
“La nostra analisi – sostiene Francesco Violi, professore emerito della Sapienza Università di Roma e ideatore dello studio – origina dal fatto che nel sangue l’albumina è una proteina che svolge attività antiossidante, antinfiammatoria e anticoagulante. La sua diminuzione, pertanto, accentua lo stato infiammatorio sistemico, facilitando l’iperattività delle cellule predisposte alla cancerogenesi o alla trombosi. È importante, in questo contesto, sottolineare che cancro e infarto cardiaco condividono una base comune proprio nella presenza di uno stato infiammatorio cronico, e che pazienti a rischio di malattie cardiovascolari, come i diabetici e gli obesi, sono anche a rischio di cancro”.
Un dato interessante - riferisce la nota - della ricerca è che l'ipoalbuminemia è correlata a un livello socioeconomico più basso. Questo solleva un'importante questione sociale, poiché per motivi economici, gli anziani optano spesso per una dieta meno salutare, scegliendo alimenti con proteine meno nobili.
"I risultati del nostro studio – sottolinea Augusto Di Castelnuovo, epidemiologo della Mediterranea Cardiocentro e dell’Irccs Neuromed - mostrano che un livello basso di albumina, oltre a fornire indicazioni sullo stato nutrizionale e sulla salute del fegato, segnala anche una aumentata suscettibilità verso altre gravi patologie. L'ipoalbuminemia potrebbe riflettere quel processo infiammatorio cronico, tipico dell'invecchiamento, noto come ‘inflammaging’, che potrebbe aver contribuito al rischio elevato di mortalità che abbiamo osservato."
- 15:37 - Family business forum, Di Giacomo (Banor): "Il Family officer è un partner intellettuale”
Lecco, 09 mag. - (Adnkronos) - "Il family officer è un advisor indipendente che aiuta le famiglie con patrimoni complessi a gestire la loro asset allocation sulla base degli obiettivi che vengono definiti. Si pone come sparring partner intellettuale per ragionare su investimenti, controparti, costi e reportistica, ma soprattutto per dare accesso ai migliori gestori a livello mondiale su specifici asset class". La fotografia del ruolo è di Nicolò Di Giacomo, responsabile Family office Banor, durante il Family business forum, incontro su passaggio generazionale e fondazioni di famiglia, nella sede della Camera di commercio di Lecco.
"Il family office ha diverse interpretazioni", prosegue Di Giacomo: "è un advisor, ma non un gestore. Non è quello che dice di comprare determinate azioni di una società o uno specifico bond, ma colui che decide l'asset allocation per le macro asset place e i migliori gestori per implementarle. Ma non entra nella decisione specifica di investimento", aggiunge Di Giacomo.
- 15:35 - Family business forum, Bestetti (Bper): "Ambizione di seguire l'imprenditore nella sua globalità"
Lecco, 09 mag. - (Adnkronos) - "La banca specializzata oggi nel mondo del private ha l'ambizione di provare a seguire l'imprenditore nella sua globalità, quindi nelle tematiche finanziarie e non finanziarie". A dirlo è Stefano Bestetti, responsabile Grandi patrimoni di Bper banca Private Cesare Ponti, durante il Family business forum, incontro su passaggio generazionale e fondazioni di famiglia, nella sede della Camera di commercio di Lecco. Per Bestetti, serve "tenere conto delle particolarità: l'imprenditore molto spesso deve gestire denari al servizio dell'impresa, quindi è importante una sensibilità particolare e al tempo stesso è importante una governance di tipo civilistico e fiscale nella gestione dei denari dell'impresa", prosegue Bestetti. "Una gestione che si allarga anche ad altri aspetti del patrimonio: la sfida quindi è portare competenze finanziarie al servizio dell'impresa e avere un approccio che possa ottimizzare più aspetti nella gestione del patrimonio dell'imprenditore", conclude.
- 15:33 - Family business forum, Mandelli (Bper): "Ruolo della banca come partner nel lungo periodo"
Lecco, 09 mag. - (Adnkronos) - "Il ruolo della banca è sempre delicato e credo molto a una veste come partner dell'impresa, nel lungo periodo e non mordi e fuggi: un ruolo di ascolto, perché ogni azienda è diversa e ha proprie e peculiarità". L'analisi è di Marco Mandelli, chief corporate e investment banking officer di Bper, e la espone durante il Family business forum, incontro su passaggio generazionale e fondazioni di famiglia, nella sede della Camera di commercio di Lecco. "Per noi è importante ascoltare, capire e indirizzare in questi momenti di continuità", prosegue Mandelli.
"Lo si fa attraverso gli strumenti e i prodotti che una banca con la dimensione come Bper è in grado può mettere in campo. Noi, in particolare, con la divisione corporate investment banking, siamo in grado di accompagnare aziende in quei momenti di discontinuità o nei momenti in cui vogliono crescere, oppure andare sul mercato dei capitali: oggi, oggettivamente, non è una possibilità a disposizione non di tutto il parco delle banche italiane", conclude Mandelli.
- 15:18 - Energia, Pichetto: "La trasformazione arricchirà il paese"
Roma, 8 mag. - (Adnkronos) - "Agire è una grande opportunità: la trasformazione energetica arricchirà il paese”. Così, Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza, in occasione dell’evento “La Transizione Efficiente: nuove soluzioni per l’energia del futuro”, che si è tenuto oggi a Roma. “Siamo – ha sottolineato – di fronte a un cambiamento davanti al quale non possiamo restare indifferenti”. “In primo luogo – ha aggiunto Pichetto Fratin- c’è il cambiamento climatico, che necessita di una presa d’atto e di azioni mirate, tradotte in scelte internazionale, europee e nazionali”. Per questo ha continuato "dobbiamo cavalcare tutte le opportunità per rendere il paese migliore”. “La tecnologia – ha osservato il ministro – e il cambiamento sul fronte energetico sono in questo caso fondamentali”. E ha precisato: “Abbiamo fatto dei passi, come la riduzione emissioni del 30% dal 2005, ma c’è ancora molto da fare in vista degli obiettivi fissati al 2030”.
“La decarbonizzazione – ha proseguito Pichetto Fratin – assieme al cambio della fonte energetica, con il passaggio dal fossile alle energie pulite, è un impegno che ho portato nel corso dell’ultimo G7”. “Il piano – ha osservato – è quello di chiudere con il carbone, poi con il petrolio e, infine, ridurre gradualmente il gas, favorendo la crescita delle altre energie, che hanno bisogno della migliore tecnologia”. “Le nuove tecnologie – ha evidenziato il ministro – hanno bisogno di minerali”. E ha aggiunto: “Il settore geotermico, molto sviluppato in Toscana, è in questo caso una tecnologia promettente e può essere utile anche per la produzione litio, combinando così il settore dell’elettrico con quello delle batterie”.
“In merito all’eolico – ha sottolineato Pichetto Fratin – che necessita di idrogeno, si stima che una produzione di idrogeno di 20 milioni, di cui 10 proveniente dall’Unione Europea e 10 di importazione. “Inoltre – ha specificato – a fine decennio sarà disponibile anche il nucleare energia che favorirà il processo di decarbonizzazione”. Il ministro si è poi espresso ai veicoli elettrici: “Il passaggio ai veicoli elettrici è fondamentale ma è necessario favorire economia attraverso incentivi che ne redano maggiormente accessibile l’acquisto da parte dei cittadini. E ha concluso: “Le tecnologie moderne e la ricerca sono la chiave per regalare un futuro migliore per prossime generazioni”.
- 15:17 - Energia, Pichetto: "La trasformazione arricchirà il paese"
Roma, 8 mag. - (Adnkronos) - "Agire è una grande opportunità: la trasformazione energetica arricchirà il paese”. Così, Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza, in occasione dell’evento “La Transizione Efficiente: nuove soluzioni per l’energia del futuro”, che si è tenuto oggi a Roma. “Siamo – ha sottolineato – di fronte a un cambiamento davanti al quale non possiamo restare indifferenti”. “In primo luogo – ha aggiunto Pichetto Fratin- c’è il cambiamento climatico, che necessita di una presa d’atto e di azioni mirate, tradotte in scelte internazionale, europee e nazionali”. Per questo ha continuato "dobbiamo cavalcare tutte le opportunità per rendere il paese migliore”. “La tecnologia – ha osservato il ministro – e il cambiamento sul fronte energetico sono in questo caso fondamentali”. E ha precisato: “Abbiamo fatto dei passi, come la riduzione emissioni del 30% dal 2005, ma c’è ancora molto da fare in vista degli obiettivi fissati al 2030”.
“La decarbonizzazione – ha proseguito Pichetto Fratin – assieme al cambio della fonte energetica, con il passaggio dal fossile alle energie pulite, è un impegno che ho portato nel corso dell’ultimo G7”. “Il piano – ha osservato – è quello di chiudere con il carbone, poi con il petrolio e, infine, ridurre gradualmente il gas, favorendo la crescita delle altre energie, che hanno bisogno della migliore tecnologia”. “Le nuove tecnologie – ha evidenziato il ministro – hanno bisogno di minerali”. E ha aggiunto: “Il settore geotermico, molto sviluppato in Toscana, è in questo caso una tecnologia promettente e può essere utile anche per la produzione litio, combinando così il settore dell’elettrico con quello delle batterie”.
“In merito all’eolico – ha sottolineato Pichetto Fratin – che necessita di idrogeno, si stima che una produzione di idrogeno di 20 milioni, di cui 10 proveniente dall’Unione Europea e 10 di importazione. “Inoltre – ha specificato – a fine decennio sarà disponibile anche il nucleare energia che favorirà il processo di decarbonizzazione”. Il ministro si è poi espresso ai veicoli elettrici: “Il passaggio ai veicoli elettrici è fondamentale ma è necessario favorire economia attraverso incentivi che ne redano maggiormente accessibile l’acquisto da parte dei cittadini. E ha concluso: “Le tecnologie moderne e la ricerca sono la chiave per regalare un futuro migliore per prossime generazioni”.