- 16:03 - Corruzione: Nevi (Fi), 'decidere se essere garantisti sempre o a corrente alternata'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - Su quello che sta accadendo in Liguria, “dobbiamo decidere se siamo garantisti sempre o a corrente alternata. Conte non è stato così solerte in altre occasioni che vedevano coinvolti personaggi più vicini al Movimento". Così Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia e vicepresidente dei deputati azzurri, intervenendo a Tagadà.
"Oggettivamente -ha proseguito Nevi- quanto sta emergendo non è bello, ma bisogna dimostrare che c'è stato un do ut des. Se c’è stato, il reato c’è e chi lo ha commesso deve pagare. L'esperienza, però, ci dimostra che a volte non è così. Al telefono si possono dire tante cose, magari esagerando, senza però commettere alcun reato. Tra quanto emerge dalle intercettazioni e i fatti veri ci possono essere differenze, ed è poi compito dell’autorità giudiziaria stabilire se c'è stato effettivamente un reato. Desta qualche perplessità la tempistica dell’inchiesta che ha colpito il governatore della Liguria, ma non entro nel merito di un provvedimento tecnico, che avrà le sue motivazioni. Quello che è incredibile è che qui ci si professa garantisti e poi si chiede che i ladri vengono espulsi prima che diventino ladri", ha concluso Nevi.
- 15:41 - Droga: domani a P.Chigi conferenza stampa Mantovano e Tajani su piano anti-Fentanyl
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - Domani alle ore 13, presso la Sala stampa di Palazzo Chigi, si terrà una conferenza stampa sull'aggiornamento delle attività previste dal Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici. Partecipano il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
- 15:39 - Riforme: Boccia a Gasparri, 'proprio per rispetto a Repubblica manifestiamo 2 giugno'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - “Dico a Gasparri che non siamo certo noi i teppisti istituzionali ma piuttosto coloro che non avendo scritto la nostra Costituzione pensano oggi di stravolgerla. Noi manifesteremo il 2 giugno, con grande rispetto delle iniziative e della festa che si svolgeranno quel giorno, proprio per ricordare le radici della nostra Costituzione che ci ricorda che la nostra è una repubblica parlamentare”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia replica al senatore Maurizio Gasparri.
- 15:38 - Pace, un Manifesto oltre l'appartenenza politica: Alemanno e Rizzo contro guerra ed euro-casta
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - Un Manifesto per la sovranità e i diritti dei popoli come strumento per fermare la guerra. Questa mattina l'illustrazione del progetto alla presenza dei cinque intellettuali ideatori del Manifesto, lo storico Franco Cardini, l’analista Stefano Orsi, il biologo Enzo Pennetta, l'atropologa Valentina Ferranti e il filosofo Andrea Zhok tutti d'accordo nel ribadire il no alla guerra lanciando un appello al mondo politico e culturale. Presenti a sostegno, due schieramenti politici che dagli antipodi "puntano a temi che vanno oltre l'appartenenza politica": Indipendenza di Gianni Alemanno e Massimo Arlecchino, Segretario e del presidente del Movimento con Marco Rizzo e Francesco Toscano di Democrazia Sovrana e Popolare.
“Oggi uomini di cultura e uomini politici provenienti dalle più diverse estrazioni ideologiche lanciano un appello per la pace e un atto di accusa all’Europa prigioniera un’euro-casta e immobile di fronte alle guerre - ha detto Alemanno - I leader politici italiani, invece di litigare sull’ultimo arresto di giornata, dovrebbero confrontarsi su come far assumere al nostro Paese un ruolo decisivo per ottenere un cessate il fuoco in queste ore drammatiche in Palestina e su come rispondere positivamente al segnale lanciato da Putin sulla disponibilità al dialogo con l’Occidente. Di fronte ai drammi del nostro tempo bisogna saper costruire fronti trasversali e una nuova visione politica per costringere le istituzioni italiane ad un intervento decisivo per la Pace", ha affermato Gianni Alemanno chiamando a raccolta "Santoro, Di Battista, i leader studenteschi" che ha invitato ad "uscire dalle proprie scatole chiuse".
"Noi - ha proseguito - chiediamo che il Governo italiano costringa gli altri leader europei a fermare Netanyahu utilizzando lo strumento delle sanzioni e dell’embargo sulle forniture di armi e a premere sul presidente americano Biden per fare una proposta di cessate il fuoco anche in Ucraina. Ma per mettere in moto questi meccanismi bisogna che ogni forza politica e sociale contraria alla guerra, da destra a sinistra, dagli studenti che occupano le università fino agli imprenditori in crisi per la recessione indotta dalle guerre, esca dalla propria nicchia ideologica per creare un grande movimento popolare per la Pace”.
“Dobbiamo smascherare chi ragiona come qualcuno nel 1914 e 1939 - è intervenuto Cardini, tra i professori firmatari - Il diluvio universale assomiglia molto più a ciò che ci aspetta. Noi siamo sull’orlo di una realtà irreversibile. Senza giustizia e senza ragione non c’è pace. Bisogna cominciare ad armarsi di buona volontà per fermare chi si sta armando di ordigni nucleari”. “L’idea di trattare per fermare la guerra e’ ritenuto inammissibile. Ci dice qualcosa questo rifiuto di trattare. Trattare significa riconoscere dignità all’avversario e quindi un diritto ad esistere come identità. L’occidente e’ prigioniero di una visione del mondo. Questo manifesto mira ad uscire da una visione unipolare, che e’ una patologia della politica, o sarà impossibile trovare la soluzione al problema”, afferma Enzo Pennetta, annunciando l’inizio di “una nuova teoria politica” che abbandoni “il modello anglosassone darwiniano.
"Mi avete convinto, su questo sforzo importante fatto da questi 5 uomini e donne per dare una traiettoria al tema della pace - interviene in conclusione Rizzo - Questo manifesto contro la guerra esplicita la necessità di una vera politica di pace, che non può certo essere un motivo solo per costruire una banale lista elettorale, bensì una politica di costruzione di uno schieramento per il mondo multipolare, contro l’imperialismo e per il cambio di sistema". "Io non so - chiosa - se qualche gruppo dirigente Usa possa pensare di vincere in first strike, ma se avvenisse l’Europa non ci sarebbe più, saremmo tutti morti. Credo che la lotta per la pace sia una dinamica primaria di sopravvivenza". "Noi vogliamo una Italia libera e indipendente, fuori dal contesto europeo, fuori dal contesto della Nato, per poi commerciare con gli Stati Uniti, con i paesi dell’Europa, ma anche con il Brasile e l’India il Sudafrica … per fare questo bisogna convergere sul tema pace - guerra. E’ una cosa fondamentale".
Secondo Francesco Toscano, presidente di Democrazia Sovrana Popolare "la giornata di oggi significa riflessione unitaria e proposta politica. Iniziative come questa contro la guerra - ha detto - stabiliscono un primato che coinvolgono i temi economi e sociali. Un vero e proprio tavolo su cui costruire progettualità politica e sovranità vera per il nostro Paese". Al termine della conferenza, che ha visto anche la partecipazione della diplomatica Elena Basile, è stata avviata una raccolta di firme "per dare voce a tutti coloro che non condividono i contenuti e le modalità con cui si sta sviluppando questa campagna elettorale europea".
- 15:37 - Energia, Iacono (Engie): "La transizione è una responsabilità collettiva"
Roma, 8 mag. –(Adnkronos) - "La transizione energetica è una responsabilità collettiva”. Così Monica Iacono, Ceo di Engie Italia, in occasione dell’evento “La Transizione Efficiente: nuove soluzioni per l’energia del futuro”, che si è tenuto oggi a Roma. “Nessuno – ha continuato Iacono – dice che sia facile da raggiungere ma, dobbiamo essere tutti d’accordo sul fatto che sia una sfida necessaria”. “Tutto ciò che dobbiamo fare – ha precisato Iacono – è renderla un’opportunità”.
"Per noi di Engie - ha aggiunto - è un impegno quotidiano che sentiamo verso le future generazioni”. “Per favorire la transizione energetica – ha sottolineato la Ceo di Engie - è necessario accelerare attraverso lo stanziamento di investimenti”. E ha concluso: “Noi di Engie abbiamo deciso di puntare sulla transizione energetica perché siamo convinti che questa sarà anche un’opportunità di crescita
- 15:36 - Energia, Iacono (Engie): "La transizione è una responsabilità collettiva"
Roma, 8 mag. –(Adnkronos) - "La transizione energetica è una responsabilità collettiva”. Così Monica Iacono, Ceo di Engie Italia, in occasione dell’evento “La Transizione Efficiente: nuove soluzioni per l’energia del futuro”, che si è tenuto oggi a Roma. “Nessuno – ha continuato Iacono – dice che sia facile da raggiungere ma, dobbiamo essere tutti d’accordo sul fatto che sia una sfida necessaria”. “Tutto ciò che dobbiamo fare – ha precisato Iacono – è renderla un’opportunità”.
"Per noi di Engie - ha aggiunto - è un impegno quotidiano che sentiamo verso le future generazioni”. “Per favorire la transizione energetica – ha sottolineato la Ceo di Engie - è necessario accelerare attraverso lo stanziamento di investimenti”. E ha concluso: “Noi di Engie abbiamo deciso di puntare sulla transizione energetica perché siamo convinti che questa sarà anche un’opportunità di crescita
- 15:29 - Nato: Stoltenberg, 'con Meloni discusso numerosi contributi Italia, preparativi per Washington'
Bruxelles, 08 mag. - (Adnkronos) - È stato "un piacere incontrare il primo ministro Giorgia Meloni a Roma. Abbiamo discusso dei numerosi contributi dell’Italia alla Nato e dei nostri preparativi per il vertice Nato di luglio. Quando i leader si incontreranno a Washington, prenderemo ulteriori decisioni per sostenere l’Ucraina, rafforzare le nostre difese e collaborare maggiormente con i partner". Lo dice il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, via social, dopo l'incontro di oggi a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.