Capitoli

  1. Matteo Messina Denaro è morto – Le bombe, i miliardi, le coperture e i misteri della latitanza: vita e segreti del boss delle stragi
  2. UN ARRESTO CLAMOROSO
  3. I MISTERI DELLA LATITANZA
  4. PRIMA LE BOMBE POI GLI AFFARI
  5. PADRINI E POLITICI
  6. L'ULTIMO PEZZO DEL PUZZLE
  7. LETTERE A SVETONIO
  8. FEMMINE E PALLOTTOLE
  9. GUARDIE, LADRI E COMPASSI
  10. ALLE ORIGINI DELLA PIOVRA
  11. MORIRE DA LATITANTE
  12. A CENA SOTTO CASA DI MATTEO
  13. UN BIGLIETTO PER CARACAS
  14. L'AMICO DI DELL'UTRI
  15. OMICIDI SENZA MOVENTE
  16. LA NAZIONALE DEI KILLER DI COSA NOSTRA
  17. “I PICCIOTTI SANNO TUTTE COSE”
  18. LA FINE DELLE BOMBE
  19. I SEGRETI DELLA SECONDA REPUBBLICA
Mafie

L'ULTIMO PEZZO DEL PUZZLE - 6/19

Familiari, amici, imprenditori, ex membri di governo accusati di averlo favorito, ma pure investigatori che si erano specializzati troppo nella caccia al latitante: toccati dall’ombra nera di Matteo sono caduti tutti, in un modo o nell’altro. Lui no, per quasi trent’anni è riuscito a rimanere libero e sfuggente: a ogni operazione, a ogni blitz, a ogni sequestro, i giornali scrivevano che il cerchio intorno all’ultimo latitante di Cosa nostra si stringeva sempre di più. Ma il centro di quel cerchio è rimasto sempre, inesorabilmente, vuoto. Almeno fino al 16 gennaio del 2023. E dire che tutto poteva finire prima, molto prima: addirittura una sera dell’aprile del 1997. Ad Aspra, un piccolo comune vicino a Bagheria, c’è una strada che si chiama via Milwaukee, come lo Stato americano in cui sono emigrati negli anni moltissimi pescatori della zona. È lì, in via Milwaukee, che il commissario Carmelo Marranca trova l’unico covo di Messina Denaro che sia mai stato scoperto. Da tempo i poliziotti erano sulle tracce di Maria Mesi, una bella ragazza dai tratti mediterranei. Ogni week end scompariva in via Milwaukee, inghiottita da uno dei palazzi della zona. Poi ricompariva a tarda notte, camuffatta con un cappello, una sciarpa e gli occhiali da sole. Chi è che va in giro di sera con gli occhiali da sole? Perché? E soprattutto dove? I poliziotti sospettano che Maria abbia una relazione. Un rapporto segreto con una persona talmente importante, che deve tenerne segreta l’identità: Maria Mesi è l’amante di Matteo Messina Denaro. La pedinano, individuano l’appartamento in cui va ogni fine settimana, piazzano una telecamera: da quel momento, però, nessuno in via Milwaukee si fa più vedere. Passano i giorni, i poliziotti decidono di fare irruzione. In casa non c’è nessuno, qualcuno è andato via in fretta: in frigo c’è ancora una confezione di caviale e delle costose salse austriache, sul comodino un foulard e un bracciale da donna acquistato in un’esclusiva gioielleria di Palermo. E poi una stecca di Merit, i videogiochi della Nintendo e persino un puzzle. Ma era difettoso: mancava un pezzo. Nell’appartamento i poliziotti trovano persino una lettera indirizzata alla casa di produzione per farselo inviare: evidentemente Messina Denaro era un perfezionista, uno abituato a badare anche ai dettagli più insignificanti. Sarà per questo motivo che per trent’anni è riuscito a essere lui il pezzo mancante. Ma chi è che quel giorno lo ha avvertito? Chi gli ha detto che il covo di via Milwaukee era stato bruciato nello stesso momento in cui i poliziotti lo avevano individuato?