Solo 14 donne su 42 nomine in totale. I viceministri dell'Economia saranno Antonio Misiani (Pd) e Laura Castelli (M5s, confermata), quello allo Sviluppo economico sarà Stefano Buffagni (M5s), Giancarlo Cancelleri (M5s) sarà viceministro alle Infrastrutture. Sottosegretario al Mit il senatore dem Margiotta (assolto dalla Cassazione per corruzione). All’Interno i viceministri saranno Matteo Mauri (Pd) e Vito Crimi (M5s) mentre agli Esteri i vice di Di Maio saranno Marina Sereni (Pd) e Emanuela Del Re
Manlio Di Stefano resta alla Farnesina, confermato sottosegretario agli Esteri. Nato a Palermo nel 1981, si laurea in ingegneria informatica nel 2006 ed inizia a lavorare in quell’ambito a Milano, ma comincia ad interessarsi anche al sud del mondo, collaborando a progetti di sviluppo sostenibile con una ong. Tra gli attivisti della prima ora del Movimento 5 Stelle, è presente alla nascita del movimento il 4 ottobre 2009.
Nel 2011 si candida alle amministrative di Milano. Diventa deputato M5S nel 2013 e la sua attività parlamentare si concentra sulla politica estera. Viene eletto infatti capogruppo alla Commissione Affari Esteri e delegato italiano presso il Consiglio d’Europa in Commissione Migranti. In questa veste, si occupa principalmente di protezione internazionale, richiedenti asilo, minori migranti e minori apolidi.
Nel 2017 diventa responsabile del programma di Governo di politica estera del M5S. Nella legislatura in corso viene rieletto deputato ed è nominato sottosegretario agli Esteri nel governo giallo-verde: incarico che mantiene anche nel nuovo esecutivo. “Grazie a tutti per la stima che mi state dimostrando con auguri e congratulazioni. Continuerò con impegno e passione a occuparmi di quella che considero la più grande risorsa del nostro Paese, la sua eccellente proiezione all’estero”, ha twittato oggi dopo la riconferma.