Capitoli

  1. Case vacanza, dieci regole per prendere o dare in affitto un appartamento: dal contratto alle novità anti evasione
  2. 1 – Cosa vuol dire affitto breve
  3. 2 – Il contratto è obbligatorio?
  4. 3 – I dati da comunicare
  5. 4- Le tasse: cedolare secca e obblighi di riscossione per gli intermediari
  6. 5 – Pagamenti tracciabili e ritenuta inclusa
  7. 6 – La tassa di soggiorno
  8. 7 – Caparra: non un obbligo, ma prassi
  9. 8- Cauzione e saldo, come funzionano?
  10. 9 - Pasti e biancheria: cosa dice la legge?
  11. 10 – Attenzione alle truffe
Usi & Consumi

5 – Pagamenti tracciabili e ritenuta inclusa - 6/11

E' consuetudine chiedere una cauzione a titolo di garanzia per gli eventuali danni. Assolutamente vietato invece servire cibo agli affittuari. Che dovranno versare anche la tassa di soggiorno, variabile a seconda del Comune. Il decreto Crescita ha istituito un registro nazionale di tutte le strutture ricettive: il locatore dovrà dotarsi di un codice identificativo da registrare in una banca dati

Ci sono diverse modalità per pagare l’affitto di una casa vacanza. Si possono usare assegni bancari o pagamenti online. Ma in ogni caso tutto deve essere regolarmente tracciabile. Nel caso di assegni bancari intestati direttamente al locatore, l’intermediario non potrà effettuare la ritenuta del 21%, non avendo la materiale disponibilità delle risorse. Per questo, anche se l’assegno è stato consegnato per suo tramite, il pagamento delle tasse spetta al proprietario dell’immobile. Diverso è il caso dei pagamenti effettuati tramite carta di credito, debito, carta prepagata o paypal. In questo caso i prestatori di servizi di pagamento non effettuano la ritenuta che verrà invece effettuata dagli intermediari veri e propri delle transazioni, come ad esempio Airbnb. In ogni caso la ritenuta va operata sul corrispettivo lordo della locazione, escludendo cioè tutte quelle voci fuori contratto, come penali, depositi cauzionali o caparre.