L'arresto in Bolivia dell'ex esponente dei Pac fa tornare d'attualità un dossier rimasto per anni sulle scrivanie degli investigatori italiani: quello delle primule rosse e nere. "Sono sicuro che le forze dell’ordinr potranno riassicurare alle galere altre decine di delinquenti, vigliacchi e assassini che sono in giro per il mondo a godersi la vita", ha detto Salvini. In realtà molti hanno ormai acquisito cittadinanza straniera e quindi non sono più estradabili. Altri, invece, hanno trascorso talmente tanto tempo da latitanti che hanno incassato la prescrizione. Ecco chi sono
Si trova a Londra dagli anni 80, invece, Vittorio Spadavecchia, ex esponente dei Nuclei armati rivoluzionari: fuggì in Gran Bretagna due mesi dopo aver assaltato a Roma la sede dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina di cui era presidente Arafat. Condannato a 15 anni di reclusione nel 1989 per una serie di reati – compreso l’attentato per finalità terroristiche – per lui i giudici inglesi hanno rigettato le richieste di estradizione da parte dell’Italia. In Gran Bretagna Spadavecchia è manager di un club di rugby ed azionista di una società: la Kencroft Properties Limited, di cui è titolare anche un altro ex aderente ai Nar rifugiato a Londra, Stefano Tiraboschi. Il nome di Spadavecchia è finito di recente nelle carte della procura di Roma: nel 2012, infatti, Massimo Carminati si è recato nella city a trovare il vecchio camerata.