Corallo, l'outsider con l'obiettivo di resettare il Pd: "Abbiamo fallito" - 6/8
I democratici preparano il Congresso che porterà il partito, attraverso le primarie, alle elezioni del prossimo leader. I big appoggiano in ordine sparso i candidati alla successione dell'ex premier: in un panorama così frastagliato, il vincitore rischia di non avere tutti i dem alle spalle. E la figura dell'ex presidente del Consiglio resta la più ingombrante. Ecco chi sta con chi e cosa propongono gli aspiranti segretari
Romano, 30 anni, è laureato in Filosofia ed ha collaborato con Maurizio Martina al ministero dell’Agricoltura. Figlio di militanti di sinistra, si è iscritto da ragazzo ai Ds e poi al Pd. Il candidato cresciuto nella ‘cantera’ dei Giovani Democratici propone una netta cesura sia sulla forma partito, con il ritorno a una centralità degli iscritti, sia sulle politiche economiche e sociali. Tra le altre cose, propone la nazionalizzazione di tutti i servizi. Finora si è distinto in particolare per gli attacchi ai dirigenti dem (“Avete fallito”, ha detto più volte) e sullo stato del partito: “Dobbiamo resettare questo Pd e mettere su un partito nuovo”. Il contenitore dem, ha ripetuto più volte, “va ricostruito dalle fondamenta”.