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  1. Pd tra lealisti, scissionisti, lupi solitari, pontieri: mappa delle fazioni all’assemblea che può portare all’addio
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Politica

Pd tra lealisti, scissionisti, lupi solitari, pontieri: mappa delle fazioni all’assemblea che può portare all’addio - 7/10

Dal rinnovato patto Renzi-Franceschini all'ampia squadra dei mediatori: dai Giovani Turchi di Orlando alla mini-corrente di Martina fino a Cuperlo e agli ex civatiani. Mentre l'accelerazione di Renzi ha unito improvvisamente gli "scissionisti", tra i quali però c'è solo una corrente rappresentata all'appuntamento di domenica, quella dei bersaniani. Rossi e Emiliano sono quasi "senza soldati". E infine - come sempre nel retropalco - D'Alema

Gli “scissionisti”/1 – I bersaniani
Nel 2013 la corrente di Sinistra riformista ha sostenuto Gianni Cuperlo, ma attualmente esprimono (forse) il 10 per cento dei delegati all’assemblea. Poche settimane fa ha lanciato la candidatura di Roberto Speranza, ex capogruppo alla Camera del Pd, che si dimise perché contrario all’Italicum.

Sono quelli che usano le parole più dure nei confronti di Renzi e della sua linea e sono stati coloro che hanno avversato di più in questi anni il governo guidato dal segretario. Pierluigi Bersani, leader storico, ha più volte lamentato di non avere spazi di discussione (rovesciando il concetto di Renzi della “discussione senza mai decidere”) e proprio ieri ha detto che la “scissione c’è già, tra gli iscritti” e che il segretario invece di unire ha solo “messo le dita negli occhi” a chi chiedeva un confronto.

Bersani, storicamente, è sempre stato visto come un avversario di Massimo D’Alema, ma ora – in questa ultima battaglia – si trova grossomodo sulle stesse posizioni.