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  1. Pd tra lealisti, scissionisti, lupi solitari, pontieri: mappa delle fazioni all’assemblea che può portare all’addio
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Politica

Pd tra lealisti, scissionisti, lupi solitari, pontieri: mappa delle fazioni all’assemblea che può portare all’addio - 4/10

Dal rinnovato patto Renzi-Franceschini all'ampia squadra dei mediatori: dai Giovani Turchi di Orlando alla mini-corrente di Martina fino a Cuperlo e agli ex civatiani. Mentre l'accelerazione di Renzi ha unito improvvisamente gli "scissionisti", tra i quali però c'è solo una corrente rappresentata all'appuntamento di domenica, quella dei bersaniani. Rossi e Emiliano sono quasi "senza soldati". E infine - come sempre nel retropalco - D'Alema

I mediatori/2 – Sinistra è cambiamento

Questa corrente non esisteva al precedente congresso: è nata nel 2015 su spinta di Maurizio Martina e dell’ex ministro del Lavoro del governo Prodi Cesare Damiano per sostenere “da sinistra” il governo Renzi, di cui hanno fatto parte. Altri esponenti sono Luciano Pizzetti e l’ex lettiana Paola De Micheli.

In direzione Martina si era limitato a dire che il Pd non è più autosufficiente e che ha bisogno di una piattaforma più larga, in questo modo anticipando l’asse con il nuovo Campo Progressista di Pisapia. Martina è lombardo, è ai vertici del Pd in quella regione, dove alle ultime amministrative il Pd – che ha perso voti un po’ in tutta Italia – ha tenuto proprio grazie alla conferma della coalizione “la più larga possibile” del centrosinistra storico.

Oggi lo stesso Martina – in asse tutto nuovo con Piero Fassino – ha tentato un passo in avanti mettendosi in sintonia con la posizione dei Giovani Turchi. Martina e Fassino propongono che tra la fase dei congressi di circolo e quella delle primarie “di popolo” la Convenzione non sia solo un passaggio formale, ma diventi una Convenzione programmatica con “analisi, confronto e discussione”.