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  1. Legge elettorale, dal Mattarellum alle cinquanta sfumature di Italicum: benvenuti al gran bazar per (non) trovare l’intesa
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Politica

Legge elettorale, dal Mattarellum alle cinquanta sfumature di Italicum: benvenuti al gran bazar per (non) trovare l’intesa - 5/11

I partiti ne parlano tutti i giorni. E basta: a oltre due mesi dal referendum e dai proclami di "tutti al voto", ogni forza politica presenta la propria proposta di riforma elettorale senza però cercare accordi. In commissione (che non esaminerà niente fino alle motivazioni della Consulta) ne sono depositate 16, ma altre saranno presentate e altre ancora sono annunciate. Eccole, una per una: il Mattarellum del Pd, il Legalicum del M5s, lo Speranzellum di Speranza e gli strani amori tra alfaniani e Giovani Turchi

Cinquanta sfumature di Italicum

C’è chi non si rassegna e vuole correggere ciò che resta dell’Italicum. Pino Pisicchio, Centro Democratico, capogruppo del Misto, propone l’Italicum con il premio alla coalizione e soglie di sbarramento differenziate per i partiti che si coalizzano e quelli che non. Giuseppe Lauricella del Pd, invece, sempre verde quando si discute di leggi elettorali, proponeva l’eliminazione del ballottaggio, ma c’ha già pensato la Consulta. Michele Nicoletti (sempre Pd) firma l’ipotesi del premio alla coalizione punto e basta così come Pia Elda Locatelli (Psi, eletta col Pd).

A favore (per ora): Pd e Fi sul premio alla coalizione, non pervenute sulle altre.

Ps. Visto che il ballottaggio l’ha già eliminato la Corte costituzionale, Lauricella ne ha subito depositata un’altra che prevede un sistema uninominale con premio di maggioranza al 40 per cento.