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  1. Roma, il tramonto della Cultura: finito il “Veltronismo”, la Capitale si è spenta
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Politica

Roma, il tramonto della Cultura: finito il “Veltronismo”, la Capitale si è spenta - 10/14

E' stata poco più di un fuoco fatuo il sogno di Francesco Rutelli e Walter Veltroni. Se nei primi anni 2000 la Notte Bianca, la nascita dell'Auditorium, la Festa del Cinema e le varie 'Case' avevano illuminato una città che voleva competere con le grandi capitali europee, oggi quell'effervescenza resta poco o nulla, gli eventi sono un ricordo e molte istituzioni fiorite in quegli anni sono in difficoltà perché si reggevano sulla capacità del sindaco di attrarre sponsor privati: non si era pensato alla loro autosostenibilità economica. Così con i cambi di amministrazione e la crisi, molte hanno rischiato o rischiano la chiusura

 

NOTTE DEI MUSEI, LA DISAFFEZIONE DEI ROMANI: CROLLATE LE PRESENZE NEL 2015
Disinteresse dei romani per la cultura? Disaffezione di fronte al calo della qualità dell’offerta? Le difficoltà sono innegabili. Persino la Notte dei Musei, l’apertura straordinaria fino a notte inoltrata e a prezzi ultrapopolari dei musei e degli spazi culturali più importanti della città, registra negli ultimi anni un netto calo di presenze. La notte del 16 maggio 2015 a visitare i Musei Civici romani sono state 32mila persone: il 17 maggio 2014, erano state 48mila. Quel giorno, si legge nel bilancio 2014 di Zètema, le presenze totali  – comprese cioè quelle registrate nei musei gestiti dallo Stato – furono 210mila: nel 2013 erano state 250mila, altrettante nel 2012 e nel 2011. Ma è il dettaglio a dare i contorni del fenomeno: i Musei Capitolini, punta di diamante del sistema gestito da Zètema, passavano dagli 8.600 ingressi del 2014 ai 2.200 del 2015; a bearsi della vista dell’Ara Pacis lo scorso anno sono state 1.500 persone, nel 2014 erano state 4.600; i Mercati di Traiano passavano da 7.300 a 3mila presenze.