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Masterchef, i finalisti decisi da 7 platesse e dalla sindrome di D’Alema (ma aridatece er sangue) - 8/8
Masterchef si fa sempre più una cosa seria, non come quell'altra roba che succede domenica che viene. E il tasso agonistico assomiglia sempre di più alla finale di biathlon, con la differenza che ci sono molti più spettatori, anche in studio
Platesse oblige
Così il duello finale è telefonato come un tiro di Cesar Prates: Davide e Simone devono fare sette diverse varianti col filetto di platessa. Simone dà più colpi di acceleratore, fa anche una vasocottura che secondo Barbieri “è un film”. Klugy trova da ridire anche qui, ma alla fine i finalisti sono Kateryna, Alberto e Simone, che si vogliono tutti bene, quanto diabete, non come lo scorso anno quando Gloria la odiavano anche in famiglia. I tre hanno tutti tra i 20 e i 23, il nuovo che avanza: d’altra parte c’è un candidato premier di 32 e infatti trionferà di nuovo quello che ne ha 50 di più.
A proposito di vecchi, la Sila ha una promessa da mantenere: se perderà la scommessa, comincerà a guardare anche MasterChef Celebrities che a giudicare dallo spot avrebbe bisogno solo dell’intervento della buoncostume.
Ah quindi la vasocottura è anche più comoda del delivery a casa? Dicci di più #Simone! ? #MasterChefIt pic.twitter.com/bxcxnMmrQ8
— MasterChef Italia (@MasterChef_it) 1 marzo 2018