Masterchef si fa sempre più una cosa seria, non come quell'altra roba che succede domenica che viene. E il tasso agonistico assomiglia sempre di più alla finale di biathlon, con la differenza che ci sono molti più spettatori, anche in studio
Capesante? Tsch, tsch
Al pressure test la prima gara è tra Alberto e Simone. Quest’ultimo c’ha più culo che anima e nel gioco un po’ a strategia e un po’ a fortuna della scelta di ingredienti opposti (acqua-terra, grasso-magro, dolce-salato) raccoglie gli ingredienti più facili, in apparenza: bacon, pomodori delle ande, squacquerone, capperi salati, caviale, funghi, burro, filetto di cavallo, farina, uova. Eppure non ce la fa: “Per fare bene le cose nella vita, si deve farle” dice Bastianich, ormai promosso aforista in capo. L’altro, Alberto, la spunta con ceci, nduja, finocchio, limone, alghe, bottarga, aglio nero, pecorino, capesante.
#MasterChefIt: da oggi con il 200% di doppi sensi in più rispetto agli altri cooking show! ?? #Alberto @JBastianich #AntoniaKlugmann pic.twitter.com/WJlFjorfAp
— MasterChef Italia (@MasterChef_it) 1 marzo 2018
Minitutorial per cuocere le capesante! Grazie #AntoniaKlugmann! ??? #MasterChefIt pic.twitter.com/qEuBHv9KDT
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