In Edicola

In Edicola sul Fatto Quotidiano del 30 ottobre: Renzi fa il bullo con tutti. Prima uno sgarbo a Gentiloni sullo Ius soli poi la minaccia a Franceschini

Sul treno

Renzi fa il capo col premier e il bullo con Franceschini

Il segretario non cita lo Ius soli: “L’avevo appuntata, poi…”. Al ministro dice: “Conosci i collegi”. Messaggio: deve guadagnarti i posti per i tuoi. E dà dell’ultrà a Grasso

Ma mi faccia il piacere di

Dizionario padano. “Ma scusate, secondo voi io vado a Taranto con Lega Nord? Siamo concreti e per le prossime elezioni toglieremo il ‘Nord’ dal nome della Lega. Mica mi attacco all’avverbio” (Matteo Salvini, segretario Lega Nord, Piazzapulita, La7, 26.10). Ecco, bravo: attaccati al tram, che fra l’altro è sostantivo. Tremori. “Il caso Appendino fa tremare […]

l’intervista – Lupacchini

“L’allarme di Grasso è grave. Il Colle valuti bene se firmare”

Il magistrato e l’iter del Rosatellum: il Presidente del Senato ha parlato di “comportamenti che imbarazzano le istituzioni”

L’intervista – Massimo Mucchetti

“Questo Pd è pericoloso, serve un nuovo segretario”

Il senatore dem non ha votato la fiducia sul Rosatellum. Ora chiede ai big del partito di pensare al “dopo Renzi”

Fascismo social, la risacca nera del web

“Addio cara Fiorenza, cara amica ausiliaria della Rsi, sempre gentile, quando di passaggio a Verona ci si vedeva per un caffè alla Bauli, negli ultimi anni infaticabile guida a Villa Carpena dove mi aveva fatto incontrare Romano Mussolini… Abbruniamo i labari!”. E ancora: “Sono stato onorato di averti conosciuta. Adesso andrai la dove c’è il […]

Commenti

Scripta Manent

Fu così che a Roma un banchiere fallito venne eletto Papa

Lo scontro politico delle ultime settimane su banche, banchieri, Bankitalia e il suo governatore, costituisce uno dei temi più caldi dell’agenda politica del governo e certamente un nervo scoperto del sistema politico ed economico italiano. Tuttavia, come sovente accade, non si tratta di una questione della postmodernità, ma dal carattere perenne. Tra il II e […]

cosa resterà…

I funerali trasformati in una festa

Mi fermo con il motorino in una piazza del centro di Roma e noto un gruppo considerevole di persone famose. Giornalisti e starlette, attori e soubrette si muovono in un viavai chiassoso e scomposto. Ovunque un chiacchiericcio di “Hai visto chi c’è”, “Bello il tuo nuovo lavoro”, “Ti vedo in splendida forma”. Osservo questo stucchevole […]

di
Solo Posti in piedi

As Roma: dolcetto

Dicono che domani, notte di Halloween, nei corridoi e nelle stanze di Trigoria i calciatori della Roma se ne andranno in giro, terrorizzandosi a vicenda, con indosso le due maschere più spaventevoli che mente umana possa concepire: non quelle del clown Pennywise di It o di Saw – l’Enigmista, bensì quelle di Ed Lippie e […]

Cronaca

Isochimica

A mani nude nell’amianto. Ad Avellino un’altra Eternit

È in corso il processo contro gli ex dirigenti accusati a vario titolo di omicidio colposo, disastro ambientale, lesioni dolose e omissione di atti d’ufficio

Aggressioni

Roma, insulti e botte a due migranti. A Torino bruciato un clochard romeno

Razzismo – Nella Capitale il capobranco è un 18enne ultrà giallorosso

Economia

Micro & macro

Mediobanca: il risparmio gestito arricchisce solo gestori e venditori

Un’analisi di giugno mostra che nel 2016 le commissioni hanno avuto un peso micidiale per gli ignari clienti

sanità ko – Manovra di lacrime e sangue

Rinnovo dei contratti: manca un miliardo

Nel pacchetto della Manovra 2018, ora all’esame del Parlamento, per la sanità si prevede l’ennesimo piano lacrime e sangue. È vero che il Fondo sanitario, stando alla bozza, aumenterà di un altro miliardo (passando dai 112 del 2017 a 113, che sono anche tre miliardi in più rispetto al Fondo del 2015), ma quei soldi […]

Cartelle, nuova rottamazione Obiettivo: incassare 1,5 miliardi

Il governo fa tornare in gioco anche chi non ha versato le prime rate o era stato escluso

Italia

Portfolio

Me ne Frego(lent). Il rospo Rosatellum si bacia sulla fiducia

Il GIOCO DELLE COPPIE –  La nuova legge elettorale rianima sentimenti e pulsioni di chi l’ha votata  in Parlamento: dal deputato renziano che le ha dato il nome al leghista Matteo Salvini che stringe teneramente la mano di Elisa Isoardi, per finire all’impresentabile Denis Verdini felice con la moglie

di

Mondo

Storia&Geografia

Trump, l’uomo che divora se stesso

Tre preoccupazioni dominano la vita e la politica di Trump (che non è un fatto a parte che si svolge nella Casa Bianca con certe ritualità e certi collaboratori, ma è un solitario affare esistenziale). La prima è che tutti siano consapevoli che lui c’è. Poichè non è autore di nulla, né come pensiero né […]

il commento

Lenin? No Matilda: freddo anniversario a Mosca

L’incrociatore Avrora sparò un colpo a salve dal golfo di San Pietroburgo e iniziò la blokada, l’assedio. Divampò lo sthurm, l’attacco. Nel Palazzo d’Inverno vennero arrestati i membri del Consiglio dei ministri del Governo provvisorio e l’orologio della sala si fermò. Erano le due e dieci minuti, 26 ottobre 1917. Cento anni dopo il tempo […]

di
Il centenario

La tv russa riabilita il demone Trockij

Il 7 novembre andrà in onda la serie tv dedicata al fondatore dell’Armata Rossa che sfidò Stalin, molto noto in Occidente ma assai meno in Patria

di

Cultura

La recensione

Il desiderio di ritirarsi dal mondo: la nuova peste del XXI secolo

Quando già era molto anziano, Carl Gustav Jung concesse una delle sue sorprendenti interviste a un interlocutore ancora più sorprendente: il famoso geografo svizzero Hans Carol. La domanda che questi gli presentò era una sola: L’uomo e il suo ambiente. La risposta di Jung iniziò criticando l’alienazione nei lavori moderni. Correva l’anno 1950 e nessuno […]

Incontri – Alda Merini

“Non ho mai avuto bisogno di dire ‘ti amo’, ho imparato a scriverlo”

Otto anni fa, il primo novembre 2009, moriva a Milano la grande poetessa. Pubblichiamo una delle sue ultime interviste

Stato nazionale

Dai Longobardi a Murat, le sliding doors d’Italia

Ben prima dei Savoia furono diversi i tentativi di unificare la Penisola, ma le sorti delle armi furono avverse. Le cocenti sconfitte militari del Regno a partire dal 1866, poi, alimentarono il falso mito dell’italiano pessimo soldato

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