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  1. Legge elettorale, com’è fatto il sistema venduto per tedesco che tedesco non è: nessun vincitore e squadroni di nominati
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Politica

Legge elettorale, com’è fatto il sistema venduto per tedesco che tedesco non è: nessun vincitore e squadroni di nominati - 6/9

Un solo voto per un pacchetto completo (partito, candidato uninominale e listino), i capilista in corsia preferenziale e multicandidature, maggioranze da comporre in Parlamento. Ecco il sistema su cui si sono accordati (per ora) Pd, Fi e M5s. Che con il sistema usato a Berlino non c'entra niente. Governabilità e rappresentanza? Molto poche

La soglia di sbarramento
(l’unico correttivo di – chiamiamola – governabilità)
Saranno rappresentati in Parlamento solo i partiti che supereranno il 5 per cento. Secondo un calcolo della Stampa, si tratta di circa un milione e 700mila voti. I voti dei partiti che non riusciranno a superare la soglia di sbarramento saranno ripartiti in proporzione a tutte le altre forze politiche che invece ce l’hanno fatta. Quindi la parte più corposa andrà al partito vincente e poi a scalare agli altri.

In questo senso lo sbarramento al 5 è l’unico correttivo di governabilità, per così dire. Ne è convinto per esempio il M5s che sostiene di puntare al 40 per cento perché così riuscirà a governare. Il 40 per cento, recuperando dai voti “persi” dei partitini esclusi dal Parlamento, diventerebbe una quota di seggi più larga. Prendiamo ad esempio ciò che succede in Germania, per esempio: la Cdu alle elezioni ha preso il 41 per cento, ma poi al Bundestag ha conquistato il 49 per cento dei deputati.

In generale, dalla parte dell’elettore questo meccanismo spinge a scegliere il voto “più utile possibile” e dalla parte del sistema politico spinge all’aggregazione e alla semplificazione delle aree politiche.