Un solo voto per un pacchetto completo (partito, candidato uninominale e listino), i capilista in corsia preferenziale e multicandidature, maggioranze da comporre in Parlamento. Ecco il sistema su cui si sono accordati (per ora) Pd, Fi e M5s. Che con il sistema usato a Berlino non c'entra niente. Governabilità e rappresentanza? Molto poche
Quanti sono i nominati?
(almeno metà, ma c’è chi dice tutti)
Di sicuro si possono definire “nominati” gli eletti dei listini bloccati che saranno sicuramente 303 da dividere tra i vari partiti in Parlamento. E tra questi 303 esistono dei “super-nominati“: come al solito i capilista – che sono 156 da dividere tra i vari partiti -, che per legge saranno la prima scelta automatica delle forze politiche che conquisteranno seggi. E’ vero che così si accoglie la critica della Corte Costituzionale che dice che per rendere i candidati riconoscibili bastano liste di candidati brevi, ma lo sforzo per dare potere all’elettore è stato minimo.
Chi dice che i nominati saranno più della metà degli eletti è forte anche del fatto che tornano anche le multicandidature. Uno può essere infatti candidato nel collegio uninominale, ma può essere presentato anche in tre diversi posti da capolista nei listini proporzionali, quindi in diverse circoscrizioni. In questo modo non solo si blinda il nome di quel pluricandidato, ma si aprono spazi anche per chi – in modo strategico – sta sotto di lui in lista.
“Il voto unico – spiegano Domenico Gallo e Alfiero Grandi, che hanno fatto parte del Comitato del No – condiziona fortemente la libertà di scelta degli elettori nel collegio uninominale, mentre nel proporzionale non vi è alcuna libertà di scelta perché si vota su liste bloccate. In sostanza i parlamentari saranno tutti nominati dai capi partito e gli elettori non avranno alcuna possibilità di scegliere i propri rappresentanti”.
Questo porta a pensare che con i due meccanismi – precedenza ai capilista e multicandidature – tra il 50 e il 100 per cento dei nominati indicato da Mdp la verità sia più vicina alla seconda opzione.