“Questo Natale si è presentato come comanda iddio, con tutti i sentimenti”. Luca Cupiello/Edoardo De Filippo riemerge dall’enorme lettone matrimoniale e si toglie sciarpa, scialle, e pedalini di lana, prende unatazzulella di caffè e dice: “Concé fa freddo fuori?”. Spiace per l’ennesimo attacco di malinconia per il passato ma in questi dieci minuti di commedia iniziali di Natale in casa Cupiello, rappresentazione teatrale del 1977 con Pupella Maggio, Lina Sastri e Luca De Filippo, reperibile in un bel dvd del 2005, c’è tutta la prorompente e calma essenza del teatro eduardiano. Per chi non ha mai visto questo spettacolo ricordiamo che Luca si sveglierà e comincerà a fare il presepe, nonostante l’indifferenza della moglie e il fastidio del figlio. Nel disporre bue, asinello, lavandaia e pastori, l’ingenuo e umile Luca tenta di riaggregare simbolicamente l’affetto e l’unità di una famiglia che gliene farà passare di tutti i colori proprio il giorno di Natale. Eduardo in scena è una meraviglia di pause, accelerazioni, mimica e persuasione ipnotica verso lo spettatore. E poi tra le pagine di questo testo, tra le battute di Eduardo soffia un anelito di contentezza per l’essenziale pochezza materiale, valore per uomini d’altri tempi davvero encomiabile, lezione anticonsumista per la sfregola natalizia contemporanea.
