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Guerra Ucraina, Biden: “Completa rottura delle relazioni Russia-Usa”. Putin sente Macron, l’Eliseo: “Fermi immediatamente le operazioni”

Nel discorso alla Nazione, il presidente Usa ha annunciato nuove sanzioni e il bando dell’export tecnologico per punire l'iniziativa del Cremlino. "Putin è l’aggressore, Putin ha scelto questa guerra. Ha una visione sinistra per il futuro del nostro mondo", ha esordito. Nella blacklist del governo Usa sono state incluse altre quattro banche statali russe, tra cui la Vtb - la seconda più grande del Paese - e 13 società tra cui Gazprom e Sberbank. Il Consiglio supremo di difesa italiano ha espresso "la più ferma condanna per l’ingiustificabile aggressione militare" e ha invitato a cessare immediatamente le ostilità

Attesa da giorni tra conferme, smentite e incontri diplomatici senza esito l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è iniziata. E a catena sono arrivate le reazioni da parte di tutto il mondo con una condanna unanime con l’eccezione al momento della Cina. Nel proprio discorso alla Nazione, il presidente americano Joe Biden ha annunciato nuove sanzioni e il bando dell’export tecnologico per punire l’iniziativa di Vladimir Putin. “Ha respinto ogni offerta di dialogo. Putin è l’aggressore, Putin ha scelto questa guerra. Ha una visione sinistra per il futuro del nostro mondo”, ha esordito Biden. “Faremo il possibile per limitare i danni per gli americani, ma questa aggressione merita una risposta. C’è una completa rottura nelle relazioni fra Stati Uniti e Russia”.

Nella blacklist del governo Usa sono state incluse altre quattro banche statali russe, tra cui la Vtb – la seconda più grande del Paese – nonché 13 società che si vedranno limitare le operazioni finanziarie sul mercato statunitense: tra queste il colosso statale del gas Gazprom e la Sberbank, una delle più grandi istituzioni finanziarie russe, che detiene quasi un terzo delle attività del settore bancario. Colpito anche Igor Sechin, uno degli oligarchi più vicini a Putin: le sanzioni dirette contro il capo del Cremlino restano un’opzione sul tavolo. Per far fronte alla probabile carenza di gas, Washington è pronta a rilasciare ulteriori riserve petrolifere. Sul piano militare, “prenderemo iniziative per proteggere gli alleati della Nato. Le nostre forze in Europa difenderanno ogni centimetro del territorio dell’alleanza”, ha chiarito il capo della Casa Bianca.

In serata Putin ha avuto una conversazione telefonica con il presidente francese Emmanuel Macron: il Cremlino, citato dalla Tass, definisce il colloquio “serio e franco” e riferisce di aver fornito “chiarimenti dettagliati sulle ragioni e le circostanze della sua decisione di condurre un’operazione militare speciale” in Ucraina. Mentre dall’Eliseo spiegano: “Dopo aver parlato con il presidente ucraino, ed in raccordo con lui, il presidente ha telefonato a Vladimir Putin per chiedere che fermi immediatamente le operazioni militari russe e gli ha ricordato che la Russia si espone a massicce sanzioni”.

Nato: “Non invieremo truppe in Ucraina” – Prima di rivolgersi alla Nazione, Biden aveva scritto su Twitter: “Abbiamo deciso di portare avanti pacchetti devastanti di sanzioni e altre misure economiche per responsabilizzare la Russia. Siamo con il popolo coraggioso dell’Ucraina”. “Non ci sono truppe Nato in Ucraina al momento, non abbiamo né piani né intenzioni di dispiegare le truppe Nato in Ucraina ma stiamo incrementando truppe nella parte orientale dell’Alleanza in territorio Nato. L’Ucraina è un partner di valore, ma non abbiamo truppe e non abbiamo piani di inviare truppe in Ucraina”, ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “La Russia ha attaccato l’Ucraina, è un atto brutale di guerra. Quello che aveva detto da mesi è successo. È un momento grave per noi, la guerra è in Europa. La Russia non ci attaccherà perché siamo la più forte Alleanza della storia e siamo tutti allineati, ciò dovrebbe prevedere qualsiasi espansione della tragedia che stiamo vedendo in Ucraina. La pace” – ha proseguito – “nel nostro continente è andata in frantumi. La nostra libertà è minaccia, dobbiamo rispondere e dobbiamo essere ancora più uniti, America del Nord e Europa insieme nella Nato. Proteggeremo le persone e i loro valori, la democrazia sempre prevarrà”. Nel pomeriggio arriva anche la dichiarazione del G7: “Condanniamo nei termini più duri l’invasione russa”, si legge in una nota che esprime “sostegno e solidarietà all’Ucraina”.

Qualsiasi attacco a un nostro alleato farà scattare la nostra reazione“. Il Consiglio atlantico oggi ha anche affrontato la richiesta di Bulgaria, Lituania e Polonia “di tenere consultazioni urgenti ai sensi dell’articolo quattro del trattato. Questo è un grave momento per la sicurezza dell’Europa”. La Nato ha condannato “con forza” l’attacco ingiustificato della Russia contro l’Ucraina e chiede a Mosca “di fermare immediatamente la sua azione militare”. Inoltre, ribadisce il suo sostegno al popolo ucraino e riafferma che farà “tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati”. Dopo l’attacco è stata convocata una riunione urgente degli ambasciatori della Nato. Il Parlamento europeo ha convocato una sessione plenaria straordinaria martedì alle 13. “Il presidente russo Vladimir Putin ha scelto una guerra premeditata che – dice il presidente Usa Joe Biden – porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenza”. La Casa Bianca annuncerà “ulteriori conseguenze”, Mosca è “responsabile per la morte e la distruzione che l’attacco porterà”. Mentre Stoltenberg sostiene che l’azione russa abbia provocato una reazione contraria alle richieste di Mosca, visto che “aumenteremo ulteriormente la nostra presenza nella parte orientale dell’Alleanza” atlantica.

Consiglio supremo di difesa: “Russia ha violato il diritto internazionale” “Il Consiglio Supremo di Difesa esprime la più ferma condanna per l’ingiustificabile aggressione militare lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina”. Lo si legge in una nota del Quirinale al termine del vertice dell’organo convocato in seguito alla decisione di Vladimir Putin di invadere il Paese. Il Consiglio, presieduto dal presidente della Repubblcia Sergio Mattarella, ha invitato Mosca a “cessare immediatamente le ostilità e ritirare le forze fuori dai confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina. L’aggressione militare lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina rappresenta una grave e inaccettabile violazione del diritto internazionale e una concreta minaccia alla sicurezza e alla stabilità globali”.

Jonhson: “Fermare Putin se necessario anche militarmente” – “Diplomaticamente, politicamente, economicamente e – eventualmente – militarmente, questa orribile e barbara avventura del dittatore Vladimir Putin deve finire con un fallimento” ha detto il premier britannico Boris Johnson, secondo quanto riporta la Press association. Il premier britannico ha accusato Putin di aver “scatenato la guerra in Europa” attaccando “un Paese pacifico senza motivo” e di aver iniziato “un’invasione su larga scala via terra, via mare e per via aerea”. In un discorso alla nazione in diretta tv ha parlato di un’aggressione barbara e sconsiderata“, mentre ha ribadito la solidarietà del Regno Unito e degli alleati occidentali all’Ucraina e al suo popolo, rivendicandone la storia. Si è inoltre rivolto al popolo russo dicendo di “non credere” che tutti i russi vogliano seguire Putin sulla strada di questa “guerra”. La Russia sarà condannata come uno “Stato paria” dopo aver scatenato una “ondata di violenza” contro l’Ucraina. Nel suo messaggio alla nazione ha aggiunto che l’Occidente deve “porre fine collettivamente” alla sua dipendenza dal petrolio e dal gas russo “che per troppo tempo ha dato a Putin il controllo della politica occidentale”.

Ue: “Le misure più dure mai adottate” – “Condanniamo fermamente l’attacco ingiustificato della Russia all’Ucraina. In queste ore buie – afferma in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen – i nostri pensieri sono con l’Ucraina e le donne innocenti, uomini e bambini che affrontano questo attacco non provocato e la paura per la loro vita. Riterremo il Cremlino responsabile”. Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e von der Leyen insieme poi hanno diffuso una nota: “Deploriamo la perdita di vite umane e la sofferenza umanitaria. L’Ue e i suoi Stati membri sono pronti a fornire urgentemente una risposta di emergenza umanitaria. Chiediamo alla Russia di rispettare il diritto umanitario internazionale. L’Ue sostiene fermamente l’Ucraina e il suo popolo nell’affrontare questa crisi senza precedenti. L’Ue fornirà ulteriore assistenza politica, finanziaria e umanitaria”. “L’attacco russo non ha alcuna giustificazione. La responsabilità è del Cremlino che – ha scritto su Twitter il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni – risponderà delle conseguenze di questo atto di guerra. In queste ore difficili l’Europa è vicina all’Ucraina”.

“Putin ha portato la guerra in Europa, il suo obiettivo è la stabilità in Ue. Presenteremo oggi un pacchetto di estese sanzioni, indeboliremo l’economia russa”, ha poi aggiunto la presidente della Commissione Ue assicurando che le sanzioni che l’Ue adotterà “sopprimeranno la crescita economica” della Federazione ed “eroderanno gradualmente la base industriale” del Paese. Il presidente francese Emmanuel Macron “condanna fermamente la decisione della Russia di dichiarare guerra all’Ucraina” e chiede “la fine immediata” delle operazioni militari russe. Macron, che questa mattina ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, ha convocato un consiglio nazionale di Difesa. Il presidente francese, che detiene la presidenza di turno dell’Unione europea, ha anche parlato con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Il governo spagnolo condanna l’aggressione della Russia in Ucraina ed esprime la propria solidarietà al governo e al popolo ucraino – scrive in un tweet il premier Pedro Sánchez – ,Rimango in stretto contatto con i nostri soci e alleati della Nato per coordinare la nostra risposta”.

G7: “Fermate il bagno di sangue” I leader dei sette Paesi più industrializzati del mondo, nella loro nota, hanno chiesto a Putin “una de-escalation. Ritirare immediatamente le sue forze dall’Ucraina e fermare il bagno di sangue“. “Questo attacco non provocato e completamente non giustificato allo stato democratico dell’Ucraina è stato preceduto da false affermazioni e accuse infondate“, hanno poi aggiunto. L’attacco nel Paese del presidente Zelensky, ricordano dal G7, ha “reintrodotto la guerra nel continente europeo e questo mette Putin dalla parte sbagliata della storia. Noi come G7 stiamo portando avanti severe e coordinate sanzioni economiche e finanziarie”.

La Germania: “Violazione eclatante, giorno spaventoso” – L’operazione militare russa è “una violazione eclatante” del diritto internazionale ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Un’operazione “che non può essere giustificata da nulla”. La Germania condanna nel modo più aspro questo atto senza scrupoli del presidente Putin. La Russia deve immediatamente mettere fine a questa azione militare.È un giorno spaventoso per l’Ucraina e un giorno nero per l’Europa”. “Infligge così sofferenza e distruzione ai suoi vicini. Mette in pericolo la vita di innumerevoli persone e mette anche in discussione l’ordine pacifico del nostro continente. Non c’è giustificazione per tutto questo, questa è la guerra di Putin“.

“Cari cittadine e cittadini oggi ci siamo svegliati in un altro mondo – ha detto la ministra degli Esteri Annalena Baerbock in una dichiarazione a Berlino – Siamo senza parole, ma non siamo inermi”, ha aggiunto, annunciando il coordinamento con i partner per approvare nuove “durissime” sanzioni. “Lasciate immediatamente l’Ucraina. Se non potete farlo per vie sicure, aspettate in un luogo sicuro. Al momento non sono possibili trasporti organizzati”. Baerbock ha annunciato che con i partner sarà approvato “il pacchetto completo con le sanzioni più dure” contro la Russia. “Non possiamo essere così dipendenti” sul fronte energetico “da un Paese che ovviamente non rispetta più il diritto internazionale” ha detto il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, ribadendo che il Nord Stream 2 non entrerà in funzione “nel breve-medio termine”. Habeck ha poi confermato la linea di Berlino per ulteriori sanzioni europee a Mosca: ci sarà un approccio concertato tra Usa e Paesi europei, ha detto, secondo quanto riportano i media tedeschi. Le misure adottate finora non sono riuscite a impedire a Putin l’invasione ma l’obiettivo resta “un ritorno al tavolo diplomatico“.

L’Austria condanna l’attacco russo all’Ucraina. “Le nostre peggiori aspettative si sono avverate – , ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg – L’Ue reagirà in modo rapido, unito e determinato”, ha sottolineato il cancelliere Karl Nehammer. Secondo il presidente austriaco Alexander Van der Bellen, “il presidente Putin deve fermare immediatamente l’attacco e tornare ai negoziati”. “Nelle ultime ore, la Federazione Russa ha iniziato ancora una volta una palese violazione del diritto internazionale, che respingiamo decisamente e condanniamo chiaramente”, ha affermato Nehammer. “La piena solidarietà dell’Austria è con l’Ucraina. In queste ore il nostro pensiero è rivolto al popolo ucraino”.

Ocse: “A rischio la vita di milioni di persone” – “Condanniamo fermamente l’azione militare della Russia contro l’Ucraina. Questo attacco all’Ucraina mette a serio rischio la vita di milioni di persone ed è una grave violazione del diritto internazionale e degli impegni presi dalla Russia. Chiediamo l’immediata cessazione di tutte le attività militari” dichiara l’Osce in un comunicato congiunto dal presidente e ministro degli esteri polacco, Zbigniew Rau, e dal segretario generale, Helga Maria Schmid. “Questo pomeriggio la presidenza di turno polacca convocherà una riunione rafforzata del Consiglio Permanente dell’Osce a livello ministeriale”.

Johnson ha sentito stamattina il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che lo ha aggiornato “sull’attacco in corso” da parte della Russia. Lo riferisce un portavoce di Downing Street, aggiungendo che Johnson ha parlato di “un’ora oscura” per l’Ucraina, evocando di fatto una celebre frase di Winston Churchill. “Il primo ministro – prosegue il portavoce – ha detto che l’Occidente non resterà in disparte mentre il presidente Putin conduce questa campagna contro il popolo ucraino” e di “sperare che l’Ucraina possa resistere”. “L’Ucraina e il suo popolo sono nei pensieri di tutti nel Regno Unito in quest’ora oscura”. Johnson ha affermato che l’azione militare russa in Ucraina è una “catastrofe per il nostro continente” e ha chiesto un vertice urgente dei leader della Nato.

“Dio aiuti il popolo ucraino” il messaggio inviato dal governo irlandese a Kiev. Il primo ministro Micheal Martin ha condannato l’azione militare intrapresa da Mosca “contro il popolo sovrano dell’Ucraina”. Il leader irlandese ha sottolineato anche che la Russia “pagherà un prezzo molto alto” per la sua decisione di attaccare. Finlandia e Svezia, che non sono membri della Nato, hanno condannato l’attacco russo all’Ucraina, denunciando, nelle rispettive dichiarazioni, “un attacco all’ordine di sicurezza europeo“. La crisi in Ucraina e la minaccia russa hanno anche riacceso il dibattito nei due Paesi sull’adesione all’Alleanza. Ad Helsinki è stato convocato in mattinata un incontro di emergenza tra il presidente Sauli Niinistö e il primo ministro Sanna Marin. Da parte sua, la Norvegia, membro dell’Alleanza Atlantica, ha condannato una “grave violazione del diritto internazionale” e ha annunciato il trasferimento della sua ambasciata da Kiev a Leopoli, nell’ovest del Paese. L’invasione russa dell’Ucraina “scuote le fondamenta dell’ordine internazionale, che non consente tentativi unilaterali di cambiare lo status quo”. Il premier giapponese Fumio Kishida, al termine del Consiglio di sicurezza nazionale, ha detto che Tokyo “condanna fermamente la Russia. Coordineremo gli sforzi con la comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti, e affronteremo questo problema rapidamente”.

La Cina: “Invasione? Uso preconcetto delle parole, non forniremo armi” – La Cina “segue da vicino gli ultimi sviluppi sull’Ucraina e sollecita tutte le parti a prestare moderazione e a evitare che la situazione vada fuori controllo” ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying nel briefing quotidiano. L’ambasciata cinese in Ucraina ha avvertito i connazionali di restare a casa e di esporre la bandiera cinese sui veicoli per la sicurezza. “La situazione in Ucraina si è deteriorata drammaticamente. Ci sono stati bombardamenti in molteplici città e le operazioni militari sono in corso”, si legge nell’avviso postato sul sito web, in cui si consiglia di “rimanere a casa lontano da finestre e vetri” e di prestare attenzione “camminando per strada perché si può diventare bersaglio di attacchi”, mentre il traffico “può essere bloccato in qualsiasi momento”. Inoltre, per chi viaggia in auto il consiglio è di esporre “la bandiera cinese”. All’ennesima domanda sulla “invasione” dell’Ucraina da parte della Russia posta dai media occidentali, Chunying, ha respinto “l’uso preconcetto delle parole”. Nel corso del briefing quotidiano, Hua ha aggiunto di ritenere la vicenda un “tipico stile di fare le domande dei media occidentali”.

“Essendo un grande e potente Paese, la Russia non ha bisogno delle nostre armi” ha proseguito Chunying in merito alle possibili forniture passate o future di armi alla Russia. “L’approccio della Cina è qualitativamente diverso da quello Usa. Quando vedremo il rischio di conflitto, non prenderemo l’iniziativa di fornirci armi a vicenda e non faremo ciò che gli Usa hanno fatto dando all’Ucraina un gran numero di strutture e attrezzature militari. Penso che la Russia, essendo un Paese grande e potente, non abbia bisogno della Cina o di altri Paesi”.