Economia

Fmi, ripresa globale accelera. Pil rivisto al rialzo anche per l’Italia (+ 4,2%) ma la disoccupazione salirà fino all’11,6%

Presentate le nuove previsioni economiche Fmi. Quasi tutte le stime sulla crescita riviste in meglio ma lo stesso Fondo avvisa "alta incertezza". La pandemia acuirà ulteriormente la distanza tra paesi ricchi e poveri. La capo economista Gita Gopinath: "Favorevoli ad un'aliquota minima globale sui profitti delle multinazionali"

Migliorano le previsioni sull’economia mondiale elaborate dal Fondo monetario internazionale. Nel nuovo “World Economic Outlook” pubblicato oggi, la stima sulla crescita del Prodotto interno lordo mondiale sale al 6% dal 5,5% dello scorso gennaio. Nel 2022 l’incremento dovrebbe essere invece del 4,4%, lo 0,2% in più della previsione precedente. Lo stesso Fondo avverte però che “c’è forte incertezza sulle stime” e anche se la crescita accelera “il futuro presenta sfide difficili”. “La pandemia non è ancora sconfitta e i casi stanno accelerando in vari paesi. La ripresa è a diverse velocità”, si legge nel rapporto. Quest’anno a trainare la ripresa saranno soprattutto gli Stati Uniti grazie anche ai maxi piano di sostegno e rilancio dell’economia varati dalla Casa Bianca. Nel 2021 il Pil statunitense dovrebbe salire del 6,4% per poi rallentare a un + 3,5% nel 2022. La Cina metterà a segno quest’anno un + 8,6% per poi scendere a + 5,6% l’anno prossimo.

La stima sulla zona euro è di un’economia in espansione del 4,4% quest’anno e del 3,8% il prossimo. Anche per l’area euro le stime sono state leggermente ritoccate al rialzo (+ 0,2%). Più nel dettaglio il Pil tedesco dovrebbe crescere del 3,6% nel 2021 e del 3,4% nel 2022, quello francese al 5,8% quest’anno e al 4,2% nel 2022, quello spagnolo del 6,4 e del 4,7%. Il Fondo ha migliorato anche i numeri sull’Italia. Il Pil è atteso in crescita quest’anno del 4,2%, l’1,2% in più rispetto a quanto stimato in gennaio. Per il 2022 il Pil è previsto in aumento del 3,6%. Quest’anno il deficit pubblico dovrebbe attestarsi all’8,8% del Pil per poi scendere al 5,5% il prossimo anno. Il debito si attesterà quest’anno al 157,1%. Riviste in meglio pure le previsioni sulla disoccupazione che restano comunque preoccupanti. Quest’anno il tasso di persone in cerca di un piego si attesterà al 10,3% (11,8% la stima precedente) ma per il 2022 è atteso un ulteriore incremento fino all’11,6%, oltre tre punti percentuali in più rispetto alla media della zona euro.

Presentando i dati la capo economista dell’Fmi Gita Gopinath ha spiegato che la ripresa procede su strade divergenti fra i paesi e questo rischia di creare ampi gap, con i paesi a basso reddito che pagheranno il prezzo maggiore per il Covid. Gopinath ha avvertito che, con la crisi da pandemia, è possibile che ulteriori 95 milioni di persone siano scivolati in estrema povertà già nel 2020. A livello internazionale i paesi devono lavorare insieme per assicurare una vaccinazione universale“, ha quindi affermato la capo economista , sottolineando che accelerare sulle vaccinazioni richiede un aumento della produzione e della distribuzione, evitare i controlli all’export, finanziare il Covax (il fondo che si occupa del programma vaccinale nei paesi più poveri, ndr ) e assicurare un equo trasferimento delle dosi in eccesso. Quanto alla proposta della segretaria al Tesoro statunitense Janet Yellen di introdurre un’aliquota minima globale sui profitti delle multinazionale Gopinath ha detto: “Da tempo siamo favorevoli a una minimum tax globale per le multinazionali”.