Capitoli

  1. Etichette sui prodotti al supermercato, come riconoscere le minacce per la nostra salute: dalla pasta al glifosato alle pentole tossiche
  2. Come ti trucco il piatto: gli additivi
  3. La pasta al glifosato
  4. Quell’insalata piena di microorganismi patogeni
  5. Shampoo che indeboliscono i capelli
  6. Dentifrici al Triclosan
  7. Intimità violata
  8. Pentole comode, ma tossiche
  9. Il lato B dei vestiti
  10. Ftalati killer
  11. Ma le normative non ci tutelano?
Ambiente & Veleni

La pasta al glifosato - 3/11

Lucia Cuffaro e Elena Tioli in “Occhio all’etichetta. Tutto ciò che devi sapere prima di fare la spesa” (Gruppo editoriale Macro) passano in rassegna gli "ingredienti" dei prodotti industriali. Tra i coloranti che danno un aspetto appetibile al cibo, ad esempio, ce ne sono alcuni rischiosi. Ma anche il dentifricio può contenere sostanze non salutari

Siamo i primi mangiatori di pasta al mondo: 27 kg a testa all’anno. Sembra tutta Made in Italy. E invece no. Basta girare la confezione e leggere: “Paese di coltivazione del grano UE”, “Paese di coltivazione del grano Extra UE”. Quando l’etichetta riporta la dicitura “Paese di coltivazione Extra UE”, molto probabilmente si tratta del Canada, il granaio del mondo. Qui si usa il glifosato in pre-raccolta, modalità in Italia vietata per legge dal 2016, dopo che l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro nel 2015 ha inserito il glifosato nell’elenco delle sostanze “probabilmente cancerogene per l’uomo”.